(Strasburgo) Il Parlamento europeo, alle 12.30 di oggi, voterà in merito alla proposta di risoluzione sulla necessità di un sostegno continuo dell’Ue all’Ucraina. La decisione arriverà dopo il dibattito tenuto in plenaria questa mattina e che ha visto alternarsi una ventina di oratori, in rappresentanza di tutti i gruppi parlamentari. Il dibattito è stato preceduto da due richieste: inserire nell’ordine del giorno dei lavori del pomeriggio la discussione su una risoluzione in merito alla situazione di Gaza e un’altra sulla necessità di condannare le violenze nel dibattito politico (a partire dall’attentato a Donald Trump), entrambe respinte.
La risoluzione che sarà votata dal Parlamento ricorda che, a oggi, l’Unione europea ha sostenuto l’Ucraina con 95 miliardi di euro, “per l’assistenza finanziaria, umanitaria, ai rifugiati e militare, di cui circa 32 miliardi di euro di aiuti militari, a cui si aggiungono altri 21 miliardi di euro che dovrebbero essere assegnati fino al 2025”. In questi mesi, sottolinea ancora la risoluzione, l’Unione ha avviato i negoziati di adesione con Ucraina e Moldova mentre nelle scorse settimane il presidente di turno, l’ungherese Viktor Orban, si è recato in Russia e Cina per incontri che “non erano stati approvati da alcuna istituzione dell’Ue o dagli Stati membri”.
Nei dieci punti della risoluzione, oltre a ribadire la barbarie dell’aggressione all’Ucraina da parte della Russia (con gli ultimi attacchi all’ospedale pediatrico di Kiev), si condanna l’iniziativa di Orban e si chiede alle istituzioni europee (Consiglio e Commissione) di continuare a sostenere economicamente l’Ucraina e di mantenere le sanzioni nei confronti di Russia e Bielorussia. Dal dibattito del mattino è emersa una sostanziale condivisione di quanto contenuto nella risoluzione, con l’unica differenza dei gruppi conservatori e sovranisti che, pur condannando l’aggressione, non approvano la linea di sostegno economico e militare, così come la possibilità di adesione dell’Ucraina all’Ue.