Il problema della dismissione, riutilizzo o abbattimento delle chiese a causa della diminuzione dei fedeli, colpisce tutta la Germania. Emblematica la situazione creatasi a Herne, centro dell’arcidiocesi di Paderborn, dove tre chiese – St. Konrad, St Elisabeth, St. Barbara – presenti nell’area pastorale della parrocchia di St. Dyonisius, sono state chiuse in brevissimo tempo, una dopo l’altra. In ciascuna delle chiese i credenti hanno potuto salutarsi e celebrare un’ultima volta una liturgia di commiato. Per alcuni è stato un momento triste. Il parroco della comunità di St. Dyonisius, don Nils Petrat, ha raccontato gli eventi in un’intervista a katholisch.de. “Tutte e tre le chiese appartenevano alla nostra parrocchia. Abbiamo un totale di dieci chiese qui e ora tre sono chiuse. Alcuni edifici erano molto vicini l’uno all’altro: quella di St. Elisabeth dista 700 metri dalla chiesa parrocchiale più grande”. Le chiese furono costruite negli anni ’50 e ’60, anche per le persone che nella prima metà del XX secolo giunte dalla Slesia per lavorare nelle miniere della zona: “Portarono con sé la loro fede viva e i nuovi edifici furono costruiti con uno spirito di ottimismo”, dice don Petrat, ma i tempi sono cambiati e sempre meno fedeli vanno in chiesa: “Bisogna essere realistici”. Le liturgie di commiato non sono stati requiem o messe funebri: “Abbiamo celebrato tre degni servizi di addio con le rispettive comunità. Abbiamo reso le messe una festa, accompagnate da una tromba o da un coro. C’era abbastanza spazio per le emozioni nei testi e nelle preghiere. Abbiamo cercato di apprezzare ciò che c’era di buono, ma di guardare anche il dolore. I servizi erano commoventi e associati a molta tristezza. Per alcuni, soprattutto per i fedeli più anziani, è stato un enorme punto di svolta. Alcuni sono cresciuti qui vicino alla chiesa, e la chiesa significava casa”. Tutti hanno potuto sostare in chiesa e dare un ultimo saluto, racconta il parroco: “Abbiamo suonato le campane per l’ultima volta, fatto risuonare l’organo per l’ultima volta e spento la lampada del Santissimo alla fine della messa. In tutte e tre le chiese, il tabernacolo è stato svuotato e il Santissimo Sacramento è stato trasferito in processione in un’altra chiesa”.