Austria: associazione Solwodi si batte per proteggere le donne sfruttate e per combattere la prostituzione

La vita quotidiana delle prostitute è caratterizzata dalla paura dei loro sfruttatori e dal disgusto per i loro clienti: l’immagine pubblica delle prostitute è solitamente distorta e ignora il sistema di sfruttamento che sta dietro ad essa, hanno avvertito i Salvatoriani dell’Austria, dell’Alto Adige, di Israele, Germania e Roma. “È importante sfatare miti diffusi”, come spiega l’ordinanza sul sito delle comunità religiose austriache. I Salvatoriani lavorano contro la tratta delle donne in tutto il mondo da più di 20 anni. In Austria, l’associazione dell’ordine “Solwodi Austria” offre un punto di contatto per le donne vittime di violenza, tratta di esseri umani o situazioni di disagio. Suor Maria Schlackl, promotrice dell’iniziativa “Attivi contro la tratta di esseri umani – attivi per la dignità umana”, ha spiegato che si vuole rispondere “abilmente” ai miti diffusi sulla prostituzione. Ha sottolineato che questo è un compito necessario e impegnativo oggi, non solo per le religiose. L’obiettivo dei Salvatoriani è proteggere e sostenere la liberazione delle vittime e creare consapevolezza sull’attività criminale della tratta di esseri umani. “Sono necessari determinazione, coraggio e rafforzamento reciproco”, hanno affermato le religiose in un incontro di scambio e formazione. Per le persone colpite dalla tratta delle donne e dalla prostituzione forzata, oltre il 90% delle prostitute secondo gli esperti, “è necessario un modello giuridico con soluzioni che proteggano effettivamente le donne e offra loro un’uscita sicura e senza paura, oltre a educare la società nel suo complesso”. “Solwodi Austria” è un punto di contatto per le donne colpite dalla violenza, dalla tratta di esseri umani o dal bisogno. Oltre agli interventi di crisi a breve termine, l’associazione offre anche consulenza e sostegno alle persone colpite e ai loro figli. In situazioni acute è possibile soggiornare in rifugi anonimi. L’obiettivo è riconquistare l’autonomia delle donne e aiutarle ad aiutare se stesse. “Solwodi” – abbreviazione di “Solidarietà con le donne in difficoltà” – è stata fondata nel 1985 da suor Lea Ackermann in Kenya. Oggi l’associazione è attiva in diversi Paesi europei.

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