(Strasburgo) Si sono presentate con un breve discorso agli eurodeputati le due candidate alla presidenza dell’Europarlamento: Roberta Metsola, maltese, del gruppo dei Popolari, presidente uscente, e Irene Montero, del gruppo della Sinistra, spagnola. Esito scontato del voto perché Metsola raccoglie il sostegno dei principali gruppi politici. Si tratta solo di verificare quanti voti confluiranno su di lei.
Metsola ha esordito affermando che l’impegno per l’Europa “ne vale la pena. Non è perfetta, ma è simbolo di riconciliazione, garanzia di libertà, democrazia, stato di diritto”. Quindi uno sguardo al futuro, “che non è mai prevedibile ed è carico di sfide”. Invoca riforme nell’Ue e poi cita – commossa – il suo predecessore Sassoli: “David Sassoli aveva messo prima di tutto la dignità delle persone. Io ho promesso”, quando fu eletta alla sua successione, nel gennaio 2022, “che avrei reso omaggio” alla sua eredità. Affronta numerosi temi: dall’Ucraina al Medio Oriente, dall’economia sostenibile a una “Ue leader globale in tema di diritti” e chiede un “Parlamento europeo forte in una Ue forte”.