Mutilazioni genitali femminili: agenzie Onu, “la decisione del Gambia di mantenere il divieto è una vittoria per i diritti delle bambine e delle donne”

“A seguito del voto di ieri dell’Assemblea Nazionale del Gambia, lodiamo la decisione del Paese di mantenere il divieto di mutilazioni genitali femminili (Fgm), riaffermando il suo impegno per i diritti umani, l’uguaglianza di genere e la protezione della salute e del benessere delle ragazze e delle donne”. E’ la dichiarazione congiunta della direttrice generale dell’Unicef Catherine Russell, della direttrice esecutiva dell’Unfpa Natalia Kanem, del direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, della direttrice esecutiva di UN Women Sima Bahous e dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk. Le Fgm comportano il taglio o la rimozione di alcuni o di tutti i genitali femminili esterni. Effettuata per lo più su neonati e bambine, può infliggere gravi danni fisici e psicologici immediati e a lungo termine, tra cui infezioni, complicazioni nell’età fertile e disturbi da stress post-traumatico.
Il Women’s (Amendment) Act del 2015 – una pietra miliare nel progresso dell’uguaglianza di genere – è il culmine di anni di attività di advocacy, impegno della comunità ed educazione finalizzate a sradicare questa pratica dannosa e a raggiungere gli obiettivi dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (5.3). “È quindi fondamentale che queste protezioni legali rimangano in vigore – affermano -. La decisione di mantenere il divieto di Fgm è in linea con gli impegni internazionali e regionali del Gambia per prevenire le pratiche dannose contro le bambine e le donne, in linea con la Convenzione sui diritti dell’infanzia (Crc), la Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (Cedaw), la Carta africana sui diritti e il benessere del bambino e il Protocollo di Maputo che protegge i diritti delle donne africane”. Più del 73% delle ragazze e delle donne di età compresa tra i 15 e i 49 anni nel Paese sono già state sottoposte a questa pratica dannosa, e molte vi sono state sottoposte prima del loro quinto compleanno.

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