La Chiesa riconosce “ufficialmente che l’esperienza spirituale dello Scoglio” in Santa Domenica di Placanica (Rc). Nel corso della sua storia, “non ha evidenziato elementi critici o rischiosi né tanto meno problematici di evidente gravità o elementi che contraddicono direttamente l’insegnamento della Chiesa cattolica sulla fede e la morale, che avrebbero potuto provocare scandali e minare la credibilità della Chiesa, ma ha offerto tanti segni di grazia e di conversione”. Lo scrive, in un messaggio alla diocesi, il vescovo di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva, dando la notizia del decreto del Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, il card. Víctor Manuel Fernández, “approvato direttamente da Papa Francesco”, nel quale viene concesso il “Nihil obstat”, che rappresenta “il livello – spiega il presule – più alto di riconoscimento di un fenomeno religioso”.
Il “Nihil obstat”, infatti, consente di “apprezzare il valore pastorale e promuovere pure la diffusione di questa proposta spirituale, anche mediante eventuali pellegrinaggi”, raduni ed incontri di preghiera. I fedeli “sono autorizzati a dare ad esso in forma prudente la loro adesione”. Un riconoscimento – spiega mons. Oliva – che avviene “dopo anni di discernimento e di accompagnamento pastorale della realtà dello Scoglio”, in seguito alla richiesta prodotta da mons. Oliva. Il decreto – si legge nel messaggio presentato oggi – “riconosce con atto ufficiale a firma del Ddf approvato dal Santo Padre la presenza dell’azione dello Spirito Santo in mezzo a quest’esperienza spirituale di ispirazione mariana, per il bene di tutti i fedeli che vogliono liberamente prestare il loro consenso”. Il riconoscimento del valore spirituale dell’esperienza dello Scoglio vissuta e raccontata da Fratel Cosimo è “per noi motivo di grande gioia e di viva soddisfazione. È un segno speciale che lo Spirito Santo vuole dare ai fedeli della nostra chiesa e a quanti frequentano da anni questa realtà mariana: d’ora in avanti possono guardare a Maria più da vicino, avvertendo la sua presenza e l’incoraggiamento a seguire Gesù, anche quando le prove e difficoltà della vita ne rendono più difficile il loro cammino. Adesso tutti, anche coloro i più dubbiosi e scettici, possiamo guardare allo Scoglio liberi di pregiudizi con la consapevolezza che siamo davanti a un dono prezioso fatto alla nostra diocesi e, direi, all’intera Chiesa universale”. Mons. Oliva invita tutta la comunità diocesana a “rendere grazie a Dio ed a pregare per il Santo Padre Francesco, che attraverso l’approfondita azione di discernimento del Dicastero per la Dottrina della Fede ha accolto la richiesta di nulla osta apprezzando il valore ed il significato della vicenda spirituale dello Scoglio”.