“Preparandovi ai vostri incontri, chiedete anche voi al Signore di essere semplici, personalmente e anche semplici nelle dinamiche sinodali del cammino comune, spogliandovi di tutto ciò che non serve o che può ostacolare l’ascolto e la concordia nei vostri processi di discernimento; spogliandovi di calcoli, di ambizioni – ma l’ambizione, per favore, è una peste nella vita consacrata; state attenti a questo: è una peste – invidie – è brutta l’invidia in una vita comunitaria; l’invidia a me piace vederla come la “malattia gialla”, una cosa brutta –, pretese, rigidità e qualsiasi altra brutta tentazione di autoreferenzialità. Saprete così leggere insieme, con sapienza, il presente, per cogliere in esso i ‘segni dei tempi’ e prendere le decisioni migliori per il futuro”. E’ l’esortazione rivolta questa mattina da Papa Francesco ai partecipanti ai Capitoli generali di sei Congregazioni religiose: l’Ordine dei Minimi; l’Ordine dei Chierici Regolari Minori; Chierici di San Viatore, le missionarie di S. Antonio Maria Claret, le Suore Riparatrici del Sacro Cuore e le Suore Agostiniane del Divino Amore.
“Voi abbracciate la povertà proprio per svuotarvi di tutto ciò che non è amore di Cristo e per lasciarvi riempire dalla sua bellezza, fino a farla traboccare nel mondo”, ha proseguito il Pontefice. E questa “è una missione grande! È una missione grande. E il Padre la affida a voi, membra fragili del corpo del suo Figlio, proprio perché attraverso il vostro ‘sì’ umile appaia la potenza della sua tenerezza, che va oltre ogni possibilità, e che permea la storia di ciascuna delle vostre comunità”. Infine un invito: “E non lasciare la preghiera, una preghiera dal cuore; non lasciare i momenti davanti al tabernacolo parlando con il Signore, parlando al Signore e lasciando che il Signore parli a noi. Ma la preghiera dal cuore: non quella dei pappagalli, no, no. Quella che viene dal cuore e che ci fa andare avanti nella strada del Signore”.