“I giovani sono un pilastro del nostro volontariato. Non lo dimostrano solamente i quasi 40mila under 32 che ad oggi sono volontarie e volontari nei comitati e che lavorano per lenire le sofferenze di chiunque è in difficoltà, ma anche l’importanza che diamo alle attività di sensibilizzazione e valorizzazione dei giovani. Noi crediamo fortemente in loro, nel loro presente e nel futuro che saranno capaci di disegnare”, afferma Rosario Valastro, presidente della Croce rossa italiana, in occasione della Giornata mondiale delle competenze giovanili.
“Con il Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale – spiega – la Cri ha promosso l’inserimento di oltre 2.100 giovani dai 18 ai 29 anni in 26 progetti suddivisi in 11 programmi su tutto il territorio nazionale e di altri 100 nell’ambito della sperimentazione del Servizio civile ambientale. Ci sono tutte le attività che, attraverso volontarie e volontari, svolgiamo nelle scuole e sul territorio, per sensibilizzarli su tematiche quali la sicurezza stradale, la sessualità, le emergenze, il primo soccorso. E poi c’è la convenzione che l’associazione ha rinnovato con il ministero della Giustizia per la messa alla prova di ragazze e ragazzi sottoposti a provvedimenti penali, al fine di favorire il loro reinserimento sociale e di valorizzarne la sensibilità, l’impegno, il desiderio di abbracciare una seconda opportunità e di farlo aiutando il prossimo”. Da Valastro la ferma convinzione che “credere nei giovani significhi prima di tutto dare loro la giusta attenzione, dare forma ai sogni che hanno, rispettarne la giovinezza, la possibilità di sbagliare e tornare da loro con una seconda chance. Perché fare errori non può essere una colpa e il nostro dovere, di donne, uomini, genitori, nonni, zii, amici, colleghi, è sempre quello di essere al loro fianco, di aiutarli e sostenerli nel compiere il passo successivo”.