Teologia: un libro di fra Domenico Paoletti sulla “corporeità eterna”

“Rimettere al centro la domanda fondamentale di senso: se noi siamo il nostro corpo, se il nostro corpo siamo noi, che ne sarà di questo corpo?”. Questa la domanda che fa da sfondo al libro di Domenico Paoletti, francescano, docente di teologia fondamentale, “Corporeità eterna. Tutti saremo trasformati” (Cittadella Editrice), in cui l’autore, come scrive nell’introduzione, parte da un presupposto: “solo una minoranza dei cristiani crede nella risurrezione della carne”. Eppure, questa è una delle questioni più dirimenti della nostra fede, riassunta nella domanda: “che senso dare al corpo risorto del credo cristiano, evitando di sublimarlo in un puro angelismo o ridurlo a un puro e semplice naturalismo che non guarda oltre la sfera biologica?”. Nel libro, che contiene una prefazione di Pierangelo Sequeri, l’autore propone il concetto evangelico della “trasformazione” come chiave di lettura dell’ultimo articolo del credo cristiano: “La Risurrezione della carne, la Vita eterna”, poco presente nel modo di pesare e di agire die nostri contemporanei, anche quando si professano credenti e cristiani, specialmente nel nostro mondo occidentale.

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