“Una decisione in linea con la progressiva presa di coscienza da parte di un numero sempre più crescente di genitori che hanno ormai compreso quanto negative siano le implicazioni di un uso precoce e scriteriato di dispositivi elettronici”. E’ uno dei passaggi della nota stampa del Comitato nazionale dell’Aiart (Associazione cittadini mediali) a proposito della circolare del ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara in cui si ribadisce il divieto tassativo dell’uso dello smartphone a scuola, anche per fini didattici. Oltre al ritorno al diario cartaceo rispetto all’uso del registro elettronico.
“Aumenta di mese in mese il numero delle piccole comunità (paesi, associazioni, gruppi sportivi, parrocchie,..) che ci chiedono aiuto nella formazione, da cui nasce spesso l’esigenza di stipulare patti di comunità in cui si concordano insieme alcune questioni cruciali rispetto all’educazione mediale dei minori”, precisa il Comitato nazionale Aiart. E’ questo infatti lo scopo della rete dei Patti digitali di comunità, progetto avviato dal Centro benessere digitale dell’Università Bicocca in collaborazione con alcune associazioni attive nel promuovere un uso responsabile del digitale (Aiart Milano, Mec e Sloworking).
Un progetto, partito con due realtà in Friuli (Gemona) e Lombardia (Vimercate),che oggi coinvolge oltre 1500 genitori e insegnanti e ha dato vita a esperienze positive di decisione e supporto collettivo tra educatori sull’educazione digitale.
L’appello dell’Aiart è quindi quello di “continuare a fare rete”.