“Le difficoltà di sopravvivenza sono enormi, è quasi impossibile reperire cibo e medicinali”. Lo ha affermato suor Ruth del Pilar Mora, consigliera per le Missioni dell’istituto delle suore salesiane Figlie di Maria Ausiliatrice, nel corso della conferenza stampa “Sudan: fermare la catastrofe umanitaria”, promossa a Roma dalla Comunità di Sant’Egidio, raccontando dell’operato della missione presente in Sudan, a Khartoum, dove si sta svolgendo da 14 mesi una drammatica guerra civile. “Abbiamo scelto di rimanere, nonostante la posizione della missione in un’area molto contesa, per mantenere fedeltà agli impegni presi”, ha aggiunto: “Attualmente la struttura, dove operano 5 sorelle e un sacerdote, ospita una comunità di 110 persone, per la maggioranza donne e bambini, in spazi che sono molto angusti per così tante accoglienze”. “Le comunicazioni con loro sono ridotte al minimo e molto difficili”, ha spiegato suor Ruth, “ma ci raccontano sempre di essere estremamente stanchi dopo 14 mesi di conflitto, chiedono solo pace. L’auspicio è che la comunità internazionale possa contribuire a fare passi in avanti verso la libertà e la pace duratura”.