Ucraina: Mean, in partenza oggi 100 attivisti italiani per Kyiv. Prima tappa, l’ospedale pediatrico bombardato

Un disegno "di pace" di un bambino affidato al progetto Mean

“La prima cosa che faremo arrivati a Kyiv sarà andare in visita all’ospedale che per noi, oggi, è un luogo sacro. Lo era già prima. Lo è ancor di più oggi: quei bambini hanno subito la vergogna e l’orrore di un attacco nei loro confronti. L’odio può essere vinto. Ma per farlo, le parole stanno a zero. Solo una presenza fisica può cambiare gli scenari”. Lo dice al Sir Angelo Moretti, portavoce del Mean, il Movimento europeo di azione nonviolenta, prima di partire oggi – insieme ad un centinaio di attivisti italiani – per Kyiv per l’undicesima missione di pace a cui aderiscono varie sigle associative e movimenti italiani e internazionali. Il pensiero dei volontari del Mean va “con dolore” a tutte le persone colpite dagli attacchi missilistici russi che lunedì hanno colpito, tra l’altro, anche l’ospedale pediatrico di Kiev, il più grande del Paese. “Siamo sempre più convinti – prosegue Moretti – che l’Europa non possa essere presente solo sulla stampa, sui media o nelle parole dei governi o nell’esercito. Serve assolutamente una presenza fisica di vicinanza alla popolazione che soffre”. A quell’ospedale – ricorda Moretti – il Mean è particolarmente legato. “Nel marzo del 2023 – racconta -, siamo entrati nei reparti sotterranei dove erano ricoverati per i malati oncologici. Ci sembrava un delirio che bambini oncologici dovessero proteggersi nei bunker dalle bombe. Sembrava un assurdo pensare che qualcuno potesse mai attaccare un reparto di bambini oncologici”. Nasce un rapporto di cooperazione che porta il Mean all’acquisto e alla donazione di un pullmino, richiesto dall’ospedale per far uscire qualche ora i bimbi della lunga degenza. “Erano ridotti in uno stato di terrore non solo per la possibilità di una morte per malattia, ma anche per la guerra. Bisognava fare qualcosa che desse loro la speranza. Ecco, quel missile ha centrato la speranza”. Tema chiave della missione è l’attuazione concreta dei “Corpi civili di pace”. I volontari del Mean ricordano che già nel 2001 il Parlamento europeo aveva ribadito la necessità di istituire un Corpo civile di pace  europeo con “l’obiettivo di coordinare a livello dell’Ue la formazione e il dispiegamento di specialisti civili per mettere in atto misure pratiche per la pace”. Le bombe su Kyiv mostrano però quanto sia urgente la missione Mean a Kyiv che comincerà proprio con una visita sul luogo del disastro.

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