Vacanze: Fism, attesi 350mila bambini nei centri estivi. Iemmi (presidente), “risposta ai bisogni dei genitori che lavorano. L’estate non è tempo di vuoto educativo”

Migliaia ambienti educativi – fra scuole e oratori – “aperti per ferie”. Accoglieranno, lungo le prossime settimane, circa 350mila bambini, soprattutto della fascia fra i tre e i sei anni, grazie ai “centri estivi” promossi dalla Fism, la Federazione italiana scuole materne – alla quale, nel nostro Paese, fanno riferimento circa novemila realtà fra nidi, sezioni primavera, scuole dell’infanzia, frequentate da quasi mezzo milione di bambini –, federazione che proprio quest’anno celebra il suo cinquantesimo di fondazione ed è alla vigilia del passaggio al Terzo settore.
La cifra, “approssimativa e legata alla somma delle iscrizioni pervenute da tutte le regioni e province d’Italia dove Fism è presente anche nelle cosiddette aree interne costituendo talora l’unico presidio sociale”, arriva dal nuovo presidente nazionale, il reggiano Luca Iemmi, eletto pochi giorni fa dalla XIII Assemblea congressuale, riunitasi per il rinnovo delle cariche istituzionali e per concertare gli indirizzi strategici del prossimo quadriennio, in particolare sotto il profilo pedagogico e gestionale.
La “carica dei 350mila” bambini e bambine che trascorreranno parte della loro estate nei centri estivi, ludici e ricreativi, organizzati da Fism con diversi nomi (il più comune “Mini-Grest”, diminutivo di gruppi estivi, o “Cre”, centri ricreativi estivi) “rappresenta nel nostro Paese non solo una risposta necessaria ai bisogni di famiglie con genitori impegnati al lavoro che si sentono sollevati da un problema reale, ma anche una tappa di crescita non meno importante di quella vissuta dai piccoli nei mesi precedenti, potendo spesso godere delle stesse insegnanti ed educatrici, affiancati da volontari che condividono i nostri valori” , afferma Iemmi. E aggiunge: “Tutto questo consente – e non è poco – proposte di qualità che privilegiano laboratori di carattere artistico, linguistico, motorio, i giochi più svariati, ma anche momenti di condivisione come i pasti e le escursioni, nei quali i piccoli vengono coinvolti …”. E conclude: “Quello che conta per noi resta sempre il primato e il benessere dei bambini, oltre ad un rapporto armonico con le famiglie. E questo vale tutto l’anno. Perché l’estate non può costituire un tempo di vuoto educativo, anche a costo di sacrifici onerosi ai quali da tempo siamo abituati”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia