“In questo ultimo giorno di giugno, imploriamo il Sacro Cuore di Gesù di toccare i cuori di quanti vogliono la guerra, perché si convertano a progetti di dialogo e di pace”. È l’appello del Papa, al termine dell’Angelus di ieri in piazza San Pietro. “Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, Palestina, Israele, Myanmar e tanti altri luoghi dove si soffre tanto a causa della guerra!”, ha proseguito Francesco, che poco prima ha citato la festa liturgica dei santi Protomartiri romani. “Anche noi viviamo in un tempo di martirio, ancor più dei primi secoli”, la tesi del Papa: “In varie parti del mondo tanti nostri fratelli e sorelle subiscono discriminazione e persecuzione a causa della fede, fecondando così la Chiesa. Altri poi affrontano un martirio coi guanti bianchi. Sosteniamoli e lasciamoci ispirare dalla loro testimonianza di amore per Cristo”.