Diocesi: mons. Parisi (Lamezia Terme), “la liberazione parte innanzitutto da noi stessi”

“I santi Pietro e Paolo ci indicano che non c’è altra strada che ai credenti è chiesto di percorrere se non quella che il Signore pone davanti a noi”. Lo ha detto il vescovo di Lamezia Terme, mons. Serafino Parisi, nell’omelia della messa per la festa dei santi patroni Pietro e Paolo, celebrata ieri. “Il Signore vuole che quella strada sia percorsa nonostante la nostra fragilità le nostre cadute: quelle di Pietro e quelle di Paolo. Però, lì c’è sempre il Signore ad attendere l’umanità e a dire tu puoi risorgere e noi non possiamo rispondere a Gesù con le parole degli altri – ha aggiunto –. Dobbiamo rispondere a Gesù con le nostre parole, con la vita che diventa parola difficilissima. Con la testimonianza che diventa parola. Con la liberazione nostra, non degli altri, che diventa parola. Perché a chiedere la conversione degli altri siamo tutti bravi” mentre, invece, “la liberazione parte innanzitutto da noi stessi”.
Facendo riferimento alle letture del giorno, il vescovo Parisi si è rivolto alla comunità dei fedeli e al clero diocesano, riuniti in cattedrale. E ha sottolineato come “la Parola della testimonianza attraversa la nostra vita crocifissa. Magari perché è una vita di limite. Però questa testimonianza diventa l’unica parola che il mondo comprende e attende da noi. Ecco perché, alla fine, la strada che dobbiamo seguire è Gesù Cristo. Quella che Pietro ha seguito”.

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