al 20 al 22 giugno al DumBo di Bologna si terrà la XV Convention di Cgm sul tema “Direzioni. Intelligenze collettive per una nuova economia sociale”. Al centro delle riflessioni, implementazione del Social Economy Action Plan italiano e la nuova generazione al lavoro per un nuovo contratto sociale. “Le politiche a sostegno dell’economia sociale, a partire da quelle messe in campo dall’Unione europea, promuovono un passaggio paradigmatico relativo al ruolo dei soggetti dell’economia sociale, chiamandoli ad uscire da una condizione di marginalità per conquistare un ruolo centrale nella promozione di un nuovo modello di sviluppo economico, più inclusivo e sostenibile – si legge in una nota -. A fronte di un tessuto di economia sociale e di prossimità molto diffuso e per certi versi connaturato a una concezione di Made in Italy, si evidenzia un potenziale inespresso che merita di essere fatto emergere e di essere accompagnato verso una maggiore strutturazione”. Per questo, viene spiegato, “la nostra direzione sull’economia sociale consiste nel rilancio di un’azione strategica che, valorizzando il patrimonio civile del nostro Paese, riporti l’Italia al centro del dibattito europeo a partire da una ‘massa critica’ ampia e differenziata di cluster locali che concretamente praticano l’economia sociale in contesti di prossimità”.
Di “una nuova economia sociale” parleranno Giusi Biaggi, presidente di Cgm, Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, Giovanna Melandri, presidente di Human Foundation e Social Impact Agenda per l’Italia; su “generazioni al lavoro: un nuovo contratto sociale” un panel con Francesco Seghezzi, presidente di Adapt, Silvia Zanella, Experience Leader EY ed esperta nei cambiamenti lavorativi, Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna, Stefano Granata, presidente di Confcooperative Federsolidarietà. “Economia e felicità: pratica e politica”: su questo interverranno il professore esperto in economia civile Stefano Zamagni e il teologo Vito Mancuso.
Cgm è un Consorzio che opera su scala nazionale attraverso una grande rete di consorzi territoriali, imprese e cooperative sociali. Il ruolo principale di Cgm è supportare l’azione delle reti locali nella risposta ai bisogni delle comunità e favorire lo sviluppo e la produttività economica dei soci adottando modelli sostenibili, inclusivi, replicabili e capaci di generare opportunità sui territori. Cgm si impegna a co-generare spazi e luoghi imprenditoriali costruiti sui valori condivisi dai soci con cui lavora sulla rigenerazione, sullo sviluppo locale e la tutela delle aree interne, sui servizi di welfare innovativi e sulle tecnologie, sull’agricoltura sociale, sull’housing sociale e la valorizzazione culturale. Cgm incentiva e sostiene lo sviluppo della propria rete sociale sia attraverso la fornitura di servizi aziendali qualificati e avanzati sia attraverso la realizzazione di progetti a impatto che promuovono lo sviluppo dei consorzi e delle cooperative.