Giustizia riparativa: Pagniello (Caritas), “se le nostre comunità riescono a crescere, più il cambiamento ci sarà”

“Abbiamo un’opportunità come Caritas perché intorno al povero, che non è solo il povero economico, ma è anche la persona che non ha relazioni, può nascere una comunità. Questa è la grande opportunità che abbiamo”. Così Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana, durante il convegno, dedicato alla giustizia riparativa e organizzato dalla stessa Caritas, in corso oggi e domani a Roma. “Ricomporre legami – prosegue – è un tema che fa parte della nostra storia, la quale affonda le sue radici nel Vangelo e per la quale non dobbiamo temere di dire chi siamo. Questo non significa che non mettiamo da parte altre realtà, ma l’identità è chiara”. “Se la giustizia riparativa è un paradigma – spiega – lo dobbiamo diffondere in tutte le azioni che la Caritas porta avanti. Ci sono altri paradigmi che seguono gli stessi obiettivi e usano gli stessi strumenti, ma questo paradigma deve lasciarsi contaminare negli altri ambiti di servizio. Usciamo fuori – invita – dal nostro ambito Caritas rimanendo nella Chiesa. La nostra identità, la famosa via da percorrere, il ‘non fare da soli ma insieme’, parte per prima cosa da casa nostra e poi cerca di allargarsi. I fatti possono a volte parlare più di tante chiacchiere perciò siamo chiamati a fare opere di segno che annunciano e aprono nuove vie”. In conclusione, sul tema della comunità, il direttore della Caritas aggiunge: “se le nostre comunità riescono a crescere, ed è sulla comunità che dobbiamo restare, più siamo e più il cambiamento ci sarà”.

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