Liste d’attesa: Leoni (Fnomceo), “bene piattaforma monitoraggio, ampliamento Cup e orari ambulatori, riduzione prelievo fiscale su straordinari”

“Anche se le misure sono contenute in due provvedimenti distinti, con modalità e tempi di approvazione diversi, è stato finalmente riconosciuto il carattere d’urgenza della questione. Un’attenzione che nessun governo precedente, di qualsiasi colore, ha mai avuto”. Non usa giri di parole in un’intervista al Sir Giovanni Leoni, chirurgo generale presso l’Ospedale Civile di Venezia e vicepresidente nazionale Fnomceo (Federazione nazionale ordini medici chirurghi e odontoiatri), al quale abbiamo chiesto di commentare “a caldo” le misure anti-liste d’attesa varate il 4 giugno dal Consiglio dei ministri: un decreto-legge immediatamente in vigore, e un disegno di legge affidato al Parlamento.
Positivo il giudizio sulla creazione della piattaforma nazionale di monitoraggio: “Finalmente si potrà avere un’analisi a livello nazionale delle prestazioni richieste e di quelle effettivamente eseguite. Ad oggi manca una fotografia complessiva della situazione”; bene anche “l’integrazione nei Cup delle prestazioni offerte dalle strutture pubbliche e private convenzionate”. Sull’apertura in orario serale e nei fine settimana degli ambulatori prevista nel decreto-legge (in Veneto già attiva per quanto riguarda il sabato e il prolungamento fino alle 22), Leoni afferma: “Bisognerà leggere le relative linee applicative. Sarà su base volontaria? Oltre ai medici serviranno anche infermieri e tecnici radiologi, ma l’organico sarà sempre lo stesso. Vedremo se e in quale misura gli operatori intenderanno aderire”.
“Promossa” dal vicepresidente Fnomceo anche la riduzione del prelievo fiscale al 15% sugli straordinari legati alle liste d’attesa: “una leva per migliorare le retribuzioni dei medici”, così come “la possibilità di avere prestazioni gestite anche da liberi professionisti e da figure che hanno pacchetti di prestazioni aggiuntivi all’interno degli ospedali”. Rimane, tuttavia, l’annoso problema della carenza di personale.

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