Giornata mondiale dell’ambiente: Unicef, “il cambiamento climatico rappresenta una minaccia ai progressi per la salute dei bambini”

(Foto Unicef)

In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente che si celebra oggi l’Unicef lancia il nuovo rapporto “Una minaccia per il progresso: Fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico sulla salute e il benessere dei bambini”. Fra i dati principali, il caldo estremo: un aumento di 1°C della temperatura nei Paesi a basso reddito porta a un aumento di 16,6 bambini su 1.000 nati vivi che muoiono prima di compiere un anno di età. Le probabilità di bambini nati morti e nascite pretermine aumentano del 5% per ogni aumento di 1°C della temperatura. La siccità: il rischio di un evento simile alla siccità senza precedenti del 2022 nel Corno d’Africa, che ha colpito più di 20 milioni di bambini e ha portato ad almeno 20.000 morti in più di bambini al di sotto dei cinque anni, è stato stimato essere diventato 100 volte più probabile a causa del cambiamento climatico causato dall’uomo. Gli incendi boschivi: ogni incremento di 1 microgrammo per metro cubo d’aria (mg/m3) di Pm2,5 emanato dagli incendi è stato associato a un aumento del 2,3% del rischio di mortalità dei bambini sotto i 5 anni. Rispetto al Pm2,5 proveniente da altre fonti, il Pm2,5 rilasciato dagli incendi boschivi è circa 10 volte più dannoso per la salute respiratoria dei bambini, in particolare per quelli di età inferiore ai 5 anni. Inondazioni e tempeste: uno studio ha rilevato che i neonati che vivevano in aree a rischio di inondazioni in Bangladesh avevano l’8% in più di probabilità di morire rispetto a quelli che non erano esposti alle inondazioni, il che ha portato a più di 150.000 morti infantili in eccesso in un periodo di 30 anni. Inquinamento dell’aria: l’inquinamento atmosferico è associato a un aumento del rischio di morte infantile e di esiti avversi alla nascita, con circa 2 milioni di nascite pretermine all’anno attribuite all’esposizione al particolato ambientale.
Il rapporto sottolinea la connessione tra i principali rischi climatici – come il caldo estremo, la siccità, gli incendi –, i fattori moltiplicatori – come la scarsità d’acqua, l’insicurezza alimentare, gli sfollamenti – e le vulnerabilità sottostanti – tra cui lo status socioeconomico –, che si traducono in impatti negativi sulla salute che contribuiscono alla mortalità e alla morbilità dei bambini.
L’Unicef ricorda che “i cambiamenti climatici rappresentano una minaccia unica per la salute e il benessere dei bambini e delle madri in gravidanza”. Chiede perciò a tutti gli attori, compresi i governi e il settore privato, di “ridurre le emissioni per raggiungere la soglia di 1,5°C, garantendo il superiore interesse dei bambini e dando priorità agli sforzi di mitigazione che affrontano molteplici sfide e forniscono chiari co-benefici per la salute dei bambini; proteggere i bambini dall’impatto dei cambiamenti climatici, assicurando che le politiche e gli impegni in materia di clima, come i Contributi determinati a livello nazionale, i Piani nazionali di adattamento e i piani dei settori sanitari e determinanti per la salute, rispondano alle esigenze dei bambini esposti ai rischi climatici; dare priorità alla salute e al benessere dei bambini nelle politiche, negli investimenti e nelle azioni per il clima. L’Unicef Italia dal 2022 promuove la campagna “Cambiamo Aria” per sensibilizzare sull’impatto della crisi climatica sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. È possibile partecipare a un quiz, per riflettere sulla sostenibilità delle abitudini quotidiane e leggere consigli su come migliorarle, sulla piattaforma: https://misurailtuoimpatto.unicef.it/.

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