La campagna contro i rischi del gioco d’azzardo “Mettiamoci in gioco” e la Consulta nazionale antiusura San Giovanni Paolo II hanno organizzato oggi un incontro a Roma per rivolgere un appello all’opinione pubblica e ai decisori politici sulle gravi ricadute del gioco d’azzardo nel nostro paese, presentando una serie di proposte per regolamentare un settore cresciuto a dismisura anche per l’assenza di un quadro legislativo, di regole, adeguato. All’incontro ha partecipato, tra gli altri, il presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna.
Nel 2023 la somma di denaro raccolta dal settore del gioco d’azzardo ha raggiunto un nuovo record, salendo a 147,7 miliardi di euro. Nel 2022 era di 136 miliardi di euro. “Un dato dietro il quale si nascondono le tante storie di sofferenza dei giocatori problematici o con vera e propria dipendenza e delle loro famiglie”, è stato sottolineato durante l’incontro odierno.
Sempre nel 2022, lo studio Ipsad realizzato dal Cnr-Ifc ha stimato in circa 20 milioni (43%) gli italiani tra i 18 e gli 84 anni che hanno giocato d’azzardo almeno una volta nel corso dell’anno e in 800mila gli italiani della stessa fascia d’età che presentavano un profilo di gioco a rischio da moderato a severo. L’indagine sottolineava che sono proprio le persone con redditi mensili e titoli di studio più bassi a diventare più frequentemente giocatori problematici.
Per quanto riguarda invece gli studenti tra i 15 e i 19 anni, lo studio Espad del Cnr-Ifc stimava in 1.300.000 (51%) coloro che avevano giocato almeno una volta nel corso del 2022, in quasi 130mila i giocatori a rischio e in oltre 67mila i giocatori problematici.
I giocatori problematici sono coloro che manifestano un comportamento di gioco che genera conseguenze negative per sé stessi, per le persone che li circondano e per la comunità in generale. Questi individui possono anche perdere il controllo sul proprio comportamento di gioco.
Per dare un’idea più precisa delle dimensioni e della varietà di questo mercato, durante l’incontro è stato ricordato che, nel nostro Paese, sono aperti oltre 15 milioni di conti gioco, vi sono 55 tipologie di lotterie istantanee (a maggio 2024, ad aprile 2023 erano 44), 47 tipologie di “gratta e vinci” online (a maggio 2024, ad aprile 2023 erano 24), 310.953 Slot e Vlt in esercizio (dati dicembre 2022), 200 sale bingo. E va sottolineato che, a fronte di una tale abnorme offerta, l’erario incassa solo circa 12 miliardi di euro, una cifra assolutamente sproporzionata rispetto al giocato.