Azzardo: don Zappolini (Mettiamoci in gioco), “scelta incomprensibile favorire l’incremento dell’offerta”. Gualzetti (Consulta antiusura), “scenari allarmanti”

“La campagna Mettiamo in gioco denuncia da tempo questa scelta assurda e incomprensibile del Governo e delle istituzioni di favorire l’incremento dell’offerta di azzardo”. Lo ha dichiarato, stamattina, a Roma don Armando Zappolini, portavoce della campagna “Mettiamoci in gioco”, in occasione dell’incontro promosso insieme alla Consulta nazionale antiusura, per fare il punto della situazione sul fenomeno dell’azzardo e avanzare delle proposte per tutelare il diritto alla salute dei cittadini. “I dati recenti, che cercano di occultare affinché non si capisca la gravità del fenomeno, ci consegnano una situazione indegna. La maggior parte del gettito fiscale, ai quali il mondo della politica non intende rinunciare, proviene da giocatori abitudinari, compulsivi e patologici. Sono ricavi intrisi di sangue e sofferenza delle famiglie e delle persone. Vogliamo denunciare questa ipocrisia. Tale distrazione colpevole richiede uno scatto di orgoglio e dignità da parte delle associazioni no slot e delle istituzioni locali, perché insieme si possa intraprendere un nuovo percorso che segni una inversione di rotta rispetto al passato”, ha sostenuto il sacerdote.
“La Consulta nazionale antiusura, insieme alle Fondazioni antiusura e alle Caritas diocesane, da tempo denuncia i pesantissimi effetti sociali dell’azzardo – ha osservato Luciano Gualzetti, presidente della Consulta –. Non possiamo continuare ad assistere passivamente al fiorire di nuove tecniche di aggancio, che oggi minacciano anche e soprattutto i giovani e che sono all’origine di pesanti situazioni di sovrindebitamento, le quali a loro volta spesso si rivelano anticamera del ricorso all’usura”. Per Gualzetti, “di fronte a questi scenari allarmanti, è divenuto improcrastinabile predisporre incisivi percorsi di tutela della salute individuale e pubblica e solidi strumenti di vigilanza, regolamentazione e repressione, con l’obiettivo di garantire legalità non solo al sistema del gioco, ma in definitiva al sistema-Paese”.

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