Paesi Bassi: coinvolgimento delle parrocchie nella pastorale carceraria. Van Eijk: la Chiesa non trascuri i penitenziari

“Le mura della prigione non solo tengono rinchiusi i prigionieri, ma la chiusura contribuisce a tenere fuori la Chiesa”. Lo si legge nella lettera che Ryan van Eijk, responsabile nazionale per la pastorale carceraria, ha inviato a tutti i parroci e le comunità dei Paesi Bassi per coinvolgere tutti in una giornata di particolare attenzione pastorale ai carcerati e a tutti coloro che soffrono per le conseguenze di un reato, giornata che si celebrerà a livello nazionale il prossimo 13 ottobre. “Visitare i prigionieri è una delle opere di misericordia e ciò significa che il Vangelo invita la Chiesa ad entrare, a mostrare misericordia ai prigionieri, a visitarli e far sapere loro che sono perdonati”. L’invito alle comunità è quindi a contribuire alla riflessione su “come possiamo implementare l’importante lavoro di visita dei prigionieri”. Sono 75 anni che nel Paese è attivo questo ministero pastorale e tante sono le iniziative che i cappellani portano avanti, spesso con iniziative ecumeniche. Van Eijk suggerisce che in vista del prossimo 13 ottobre rappresentanti delle parrocchie partecipino alle funzioni religiose nelle carceri o i cappellani vadano nelle comunità a raccontare dell’importanza di questa dimensione pastorale.

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