“L’Europa non è scontata, ma è necessaria. Lo stesso Regno Unito si sta rendendo conto che errore grave sia stato lasciare l’Ue, sia in termini economici che di visione. È indispensabile, però, che i nostri rappresentanti vicentini a Bruxelles siano autorevoli e dobbiamo esprimere il nostro voto attento e consapevole, con la convinzione che il Parlamento europeo ha un ruolo determinante per la vita di ciascuno di noi e, naturalmente, per il futuro dei nostri figli e dei nostri territori”. Con queste parole il presidente delle Acli di Vicenza aps, Carlo Cavedon, rivolge ai vicentini un accorato appello al voto. “L’Unione europea è nata per porre fine ai ricorrenti e sanguinosi conflitti culminati nella Seconda guerra mondiale. Ed oggi come allora è opportuno che continui a perseguire i tre obiettivi che l’hanno generata – prosegue il presidente Cavedon -, quindi pace, lavoro ed equità. Seppur incompleta sotto vari livelli, l’Ue rappresenta l’esempio più avanzato di integrazione economica, sociale e politica che possa permettere agli Stati membri di far fronte ai problemi globali”. “Chi si candida ad essere espressione di questo organismo, che ci rappresenta – sottolinea il presidente Cavedon –, dovrebbe esprimere chiaramente qual è il suo pensiero rispetto a tanti temi e, soprattutto, dovrebbe assicurare di rappresentare l’Italia a Bruxelles e non candidarsi per far ottenere più voti al proprio partito, pur sapendo che poi resterà a Roma: tale comportamento mina la fiducia dei cittadini verso l’istituzione europea, ma soprattutto tradisce il vero senso della Democrazia”. Le Aci chiedono “un’Unione europea di Stati federati”. “Bisogna riformare i trattati e le istituzioni europee – aggiunge il presidente Cavedon – al fine di rendere più efficace l’azione dell’Ue, così da rinsaldare il rapporto tra i cittadini e le grandi diversità di interessi, istanze e territori, con forme più strutturate di partecipazione”.