La Chiesa Carmelitana dell’Annunziata di Corigliano, nota semplicemente come “Chiesa del Carmine” (XIV sec.), presto tornerà ad essere accessibile ai fedeli. Lo annuncia in una nota diffusa oggi l’arcidiocesi di Rossano Cariati. Dopo il confronto tra l’Arcidiocesi e proprietà, si è giunti, alla presenza dell’arcivescovo, mons. Maurizio Aloise, ad “un accordo bonario, sottoscritto tra le parti, che presto consentirà di ripristinare lo stato dei luoghi, ricostruendo l’antico muro che separava le due proprietà”. “Per quanto lungo – scrive la diocesi -, il cammino del dialogo restituisce oggi alla comunità di Corigliano e a tutti i fedeli e devoti, un luogo di culto in cui, alla data del 16 luglio, si celebra la tradizionale e secolare festività della “Madonna del Carmine” o “Madonna del Monte Carmelo”, che assicura ai suoi devoti in vita la protezione dai pericoli e in morte la liberazione dalle pene del Purgatorio”. Questa festività a Corigliano, ricca e laboriosa realtà agricola, è particolarmente sentita e vede una ampia partecipazione di fedeli per la consueta “benedizione dei giardini” e la “preghiera di intercessione” per un fruttuoso raccolto per tutte le attività agricole. La diocesi esprime il suo “ringraziamento” a “tutti coloro che in questi anni si sono prodigati, dall’Ufficio Beni Culturali e Edilizia Culto Diocesano, che ha sostenuto i sacerdoti che hanno guidato negli ultimi anni la Parrocchia di S. Antonio da Padova in Corigliano, e la Enetel srl della famiglia Argentino, per giungere alla soluzione della vicenda”.