Diocesi: Lamezia Terme, il settimanale diocesano “Lamezia Nuova” protagonista della trasmissione “In cammino” su Tv2000

Raccontare il cammino delle chiese nel territorio, rendere ragione della speranza attraverso la professionalità e il servizio di chi, ogni giorno, racconta la vita delle realtà diocesane.  Si può riassumere così – scrive la diocesi di Lamezia Terme in una nota – il ciclo di puntate del programma “In cammino”, condotto da Enrico Selleri su Tv2000 che, nell’ultimo appuntamento dedicato ai settimanali diocesani legati alla Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha visto protagonista la testata diocesana “Lamezia Nuova”.  Presente in studio, insieme al presidente Fisc Mauro Ungaro, il direttore Saveria Maria Gigliotti. Nel corso della trasmissione, un focus registrato all’interno della redazione dell’organo di informazione della diocesi lametina con gli interventi del vescovo Serafino Parisi, del responsabile informatico don Giuseppe Gigliotti, del vicedirettore Salvatore D’Elia.  “Non ci limitiamo a lanciare la notizia, che nel contesto di oggi avviene in tempo reale, ma cerchiamo di mettere contenuto dentro la notizia, imprimere la nostra visione che è quella della speranza, che nasce dal Crocifisso Risorto”, così il vescovo Serafino Parisi che ha sottolineato il ruolo della comunicazione diocesana “per tracciare un solco di speranza nel nostro territorio e costruire relazioni umane”. Oltre quaranta testate hanno partecipato al ciclo di puntate promosso da “In cammino”. I settimanali diocesi – afferma il presidente Fisc Ungaro – “esprimono voci diverse per un racconto comune perché comune è l’impegno di testimonianza e servizio delle nostre chiese, dalla testate plurisecolari a quelle nate da poco”. Per il presidente Ungaro, in vista del Giubileo, “come testate diocesane siamo chiamate a trasmettere speranza, attraverso i nostri servizi, dall’online al cartaceo, dalla radio alla Tv. I settimanali diocesani non si limitano a produrre notizie ma, come ci ricorda il Papa, raccontano storie perché dietro ogni persona c’è una storia”.

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