“L’Amazzonia è un’espressione vivente e drammatica della dimensione della risposta alla crisi socio-ambientale”. A denunciarlo è stato il card. Michela Czerny, prefetto del Dicastero per la Promozione dello Sviluppo umano integrale, intervenendo alla presentazione, presso la sede della Fao, degli Atti dell’Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi per la Regione Panamazzonica, dal titolo: “Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e l’ecologia integrale”. “Papa Francesco è convinto che le preoccupazioni dell’Amazzonia siano particolarmente rilevanti per il mondo intero”, ha detto il cardinale citando la Laudato si e Querida Amazonia, il documento finale del Sinodo. “Le scelte che le persone stanno facendo nel mondo sul modo in cui consumiamo, in cui investiamo, su come guadagniamo denaro, quali scopi perseguiamo, sono spesso in distruttiva contraddizione con la reale sopravvivenza e sviluppo dell’Amazzonia e dei suoi popoli e, alla fine, del mondo intero e dei suoi popoli”, il grido d’allarme di Czerny. “Stiamo mettendo in pratica nuovi cammini per la Chiesa e l’ecologia integrale”, ha assicurato il card. Pedro Barreto Jimeno, presidente della Conferenza ecclesiale dell’Amazzonia: “Il processo sinodale continua mettendo con maggiore evidenza i problemi sociali e ambientali”. Tra I “problemi più urgenti” dell’Amazzonia, il cardinale ha citato “la violazione dei diritti umani, come gli assassini dei difensori ambientali, la deforestazione, lo sfruttamento irrazionale delle risorse, l’estrazione mineraria illegale e la distruzione della natura”.