Coldiretti e Filiera Italia hanno partecipano all’iniziativa “Food for Gaza” che ha visto la presentazione del primo carico di aiuti raccolti per Gaza da parte del vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani. Riso, lenticchie, fagioli e passata di pomodoro sono alcuni dei prodotti che saranno inviati alle popolazioni in difficoltà donati dalle aziende di Coldiretti e Filiera Italia.
All’incontro, che si è tenuto presso uno degli hub di smistamento di Coldiretti a Nepi (Viterbo), diventato centro di raccolta dell’iniziativa, erano presenti anche il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, e l’amministratore delegato di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia, oltre che i rappresentanti di Fao, World Food Program, Ficross e Protezione civile, partner di “Food for Gaza”.
“Come Coldiretti è molto importante poter collaborare con il ministero degli Esteri e le altre organizzazioni in questa grande operazione di solidarietà – ha dichiarato il presidente di Coldiretti -. Un’iniziativa per la quale abbiamo immediatamente dato la nostra disponibilità per un supporto logistico e, soprattutto, per la raccolta dei prodotti agroalimentari provenienti dai contadini italiani da destinare alla popolazione di Gaza. Una popolazione che vive un momento particolarmente drammatico”. “La cosa che ci piace sottolineare – ha concluso Prandini – è che questo non è un evento che dura una giornata, ma sarà un impegno continuativo, anche nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, fino a che ce ne sarà bisogno”.
“Come filiera agroalimentare italiana siamo orgogliosi di aver contribuito a lenire la situazione di gravissima insicurezza alimentare che per la popolazione di Gaza è la prima emergenza – ha sottolineato Luigi Scordamaglia -. Siamo però pronti, non appena le condizioni lo consentiranno, ad offrire un contributo concreto alla ripresa anche della produzione alimentare in quei territori”.
L’impegno di Coldiretti e Filiera Italia, infatti, non si limiterà ai prodotti. L’obiettivo è quello di dare continuità al sostegno e rispondere in questa fase ai bisogni più immediati in termini di sicurezza alimentare e, auspicabilmente il prima possibile, contribuire alla ricostruzione del settore agroalimentare della Striscia.