Una domenica molto intensa e partecipata quella di ieri nella Basilica del Santo, a Padova, con grande affluenza di fedeli a tutte le messe, in particolare alla liturgia dedicata al Movimento di Comunione e Liberazione e alla Comunità di Sant’Egidio presieduta dal card. Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, alla sua quinta presenza per le celebrazioni della Tredicina di Sant’Antonio. Nella giornata di ieri dinanzi alle reliquie sono sfilati 3.293 pellegrini.
A proposito del tema di quest’anno “Antonio uomo di pace contro la violenza”, il cardinale ha commentato: “È un tema di attualità. Antonio ancora una volta è uomo dei nostri tempi sia perché ci indica la strada per combattere la violenza che, è bene ribadirlo, anzitutto non è violenza contro la violenza, non è occhio per occhio, non è purtroppo combattere la guerra con la guerra e le offese con le offese. Questo è sempre un deterioramento e una rottura della convivenza. Sant’Antonio ci insegna a combattere tutte le deformazioni del cuore per imparare a saper vivere insieme agli altri non senza gli altri o contro gli altri”. E anche durante l’omelia, dedicata al Corpus Domini, egli ha poi dedicato una riflessione a Sant’Antonio come “colui che ci prende per mano e che ci guida”, invocandolo affinché “ci insegni ad essere operatori di pace facendoci sentire la presenza di Dio nelle nostre vite”.
Domani sera torna la “Notte di Miracoli” un appuntamento nato molti anni fa ma che è subito diventato tradizione attesa e partecipata. Nella Basilica sono i giovani che animano questa serata, invitando le persone ad entrare o per accostarsi al Sacramento della Riconciliazione, per un momento di preghiera, o anche solo per il desiderio di stare insieme e di conoscersi.
“La Basilica resterà aperta dalle 21 alle 24 – anticipa fra Giambattista Scalabrin del Centro francescano giovani, che con fra Nico Melato e con fra Fabio Turrisendo, coordina l’iniziativa –, sarà una serata per i giovani, animata dai giovani, ma ovviamente aperta a chiunque desideri venire. Saranno una sessantina infatti i ragazzi, tra volontari, giovani frati dell’Istituto Teologico Sant’Antonio Dottore, chierici e novizi giunti da Assisi nei giorni scorsi, ad aprire le porte della nostra Basilica per animare la serata con canti, preghiera, dialogo, accoglienza anche fuori, sul Sagrato, così come recandosi per le strade cittadine ad invitare le persone ad entrare. Per tutti, comunque, un momento di incontro nel suggestivo silenzio della Basilica illuminata dalle candele”. Il programma proposto darà la possibilità di vivere personalmente un piccolo percorso di preghiera, pregare alla tomba di Sant’Antonio, ricevere una speciale benedizione personale, sostare in preghiera davanti al Santissimo Sacramento, avere un dialogo con un frate, vivere il sacramento della riconciliazione.