“È una festa caratterizzata dal fatto che Gesù, fatto corpo, viene portato per le strade e tutti siamo chiamati a mantenere una postura contemplativa”. Così mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio, durante la celebrazione eucaristica per la festività del Corpus Domini. “Siamo nel cuore dell’esperienza cristiana”, ha sottolineato il presule, ricordando che “Gesù aveva detto ai suoi che non li avrebbe lasciati orfani e come sempre, Gesù è coerente con ciò che fa e ciò che dice, la parola e l’azione è l’una lo specchio dell’altro”. “Gesù – ha proseguito il vescovo – ci ha fatto tre grandi doni, il suo Corpo, il suo Sangue e lo Spirito Santo. L’Eucaristia e lo Spirito si richiamano alla reciprocità”. “Gesù istituisce l’Eucaristia – ha evidenziato il presule –, nella notte in cui fu tradito. In quella notte in cui sa che è già stato tradito istituisce il più grande mistero. Sceglie per donare il suo corpo e la sua vita un pezzo di pane e un bicchiere di vino. L’Eucaristia è per tutti, ma soprattutto per i peccatori. L’Eucaristia è cosmica, globale ed universale, non esclude nessuno”. “La Chiesa è il prolungamento di Cristo nel mondo”, ha concluso mons. Savino.