“Con la forza che Gesù eucaristico ci dona, anche noi, infatti, abbiamo la possibilità di fare della nostra vita un dono, non solo nelle intenzioni, ma mediante la nostra libertà, che accetta di impegnarsi nell’amore, cioè nel dono incondizionato, anche quando è costoso e non ci è tolta la fatica dell’impegno e del sacrificio”. Così il vescovo di Como, il card. Oscar Cantoni, nell’omelia della messa nella solennità del Corpus Domini, che ha celebrato ieri in al termine della visita pastorale al vicariato di Morbegno. “Solo nutrendoci del Corpo e del Sangue di Cristo, vivente nella Eucaristia, possiamo concepire la nostra vita come autodonazione, liberandoci da ogni forma di egoismo e di possessività, così da poter fare tutto con amore. Allora saremo capaci di passare dall’io al noi, da una vita, cioè, ripiegata su noi stessi a una vita condivisa dentro una Comunità”, ha aggiunto.
Il cardinale ha poi ribadito che così “ci sentiremo coinvolti in una storia che non è solo nostra, ma di tutti, accetteremo di sentirci responsabili gli uni degli altri e di prendercene cura”. “Allora, inseriti in un cammino di Chiesa, dove tutti sono corresponsabili, avvertiremo l’ansia missionaria, dentro un popolo che ha per legge l’amore filiale con Dio e l’amore fraterno, avvertiremo che la diffusione dell’amore di Dio per tutti si manifesta mediante la nostra carità operosa, in gesti generosi anche quando nessuno ci vede”.