Conferenza di Bonn sul clima: Save the Children, 72 milioni di persone vivono livelli di insicurezza alimentare acuta

Il numero di bambini che affrontano livelli critici di fame nei Paesi in cui gli eventi meteorologici estremi influiscono maggiormente sulle forniture alimentari è più che raddoppiato negli ultimi cinque anni, registrando un aumento del 20% solo nel 2023. È quanto emerge dalla nuova analisi di Save the Children.
L’analisi è stata pubblicata mentre i governi si incontrano per uno storico “dialogo con gli esperti” sugli impatti sproporzionati dei cambiamenti climatici sui bambini in occasione della Conferenza sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite che si apre oggi a Bonn, in Germania, e che anticipa l’appuntamento con la Cop29 di fine anno. L’analisi di Save the Children ha mostrato che più di 33 milioni di bambini e 39 milioni di adulti vivono in condizioni tali da essere classificati nella fase 3 di “crisi” della fame, come stabilito dall’Ipc, e nei 18 Paesi in cui gli eventi meteorologici estremi come la siccità, i cicloni e le inondazioni sono stati le principali cause dell’insicurezza alimentare. Ciò significa che nei Paesi in cui gli eventi meteorologici estremi sono stati la causa principale della fame, il numero di persone che si trovano ad affrontare la fase 3 dell’Ipc e le successive è più che raddoppiato, passando da 29 milioni nel 2018 – inclusi 13 milioni di bambini – a 72 milioni nel 2023.

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