Nel 2023 le entrate del Fondo Obolo sono ammontate a 52 milioni di euro, mentre le uscite sono risultate pari a 109.4 milioni di euro. E’ quanto risulta dal Rapporto annuale diffuso oggi, alla vigilia della Giornata per la carità del Papa – che si celebra domani sul tema: “Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione” (Rm 12,12) – e relativo alle tre forme principali da cui giungono le donazioni all’obolo: dalla Colletta raccolta presso le chiese di tutto il mondo in occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo, e trasmessa alla Santa Sede dalle diocesi italiane e, per il tramite delle rappresentanze pontificie, dalle diocesi estere; dalle offerte dirette inviate mediante bonifici su conti correnti bancari e postali, assegni o tramite il relativo sito web; dai lasciti ereditari. Nell’anno appena trascorso le diocesi hanno contribuito all’Obolo per il 31.2%, i donatori privati per il 2.1%, le fondazioni per il 13.9%, gli ordini religiosi per l’1,2%. Per quanto riguarda le donazioni provenienti dalle diocesi e dai privati, i tre principali contributi provengono dagli Stati Uniti d’America (13.6%), dall’Italia (3,1%) e dal Brasile(’1.9%). L’ Obolo di San Pietro è volto a sostenere la missione universale del Santo Padre, supportata grazie all’attività di servizio svolta da dicasteri, enti e organismi della Santa Sede, e a promuovere in modo diretto le iniziative di carità e solidarietà rivolte alle persone più bisognose. Nel corso del 2023, il Fondo Obolo di San Pietro ha erogato contributi per 103 milioni di euro, dei quali 90 milioni per supportare le attività espletate dalla Santa Sede a servizio della missione apostolica del Santo Padre e 13 milioni per sostenere i progetti di assistenza diretta ai più bisognosi. Tali contributi provengono da offerte ricevute per 48.4 milioni di euro e da proventi finanziari, realizzati dalla remunerazione del patrimonio, pari a 3.6 milioni di euro mentre la restante parte, 51 milioni di euro, è stata attinta dal patrimonio del Fondo Obolo. Il Santo Padre, pastore della Chiesa universale, si prodiga per offrire assistenza materiale ad individui e famiglie in difficoltà, ad emigrati e rifugiati, alle popolazioni colpite da guerre e carestie, alle comunità che subiscono le conseguenze nefaste del cambiamento climatico, ed a tutti coloro i quali necessitano di assistenza umanitaria. Il suo soccorso è inoltre rivolto alle diocesi, alle parrocchie ed agli istituti religiosi che versano in situazione di particolare necessità. Nel 2023 il Fondo Obolo ha sostenuto 236 progetti in 76 paesi, finanziandoli per un importo complessivo di 13 milioni di euro. Tra questi, 80 milioni devoluti in favore dell’Ucraina per patrocinare diverse iniziative pastorali e sociali in favore della popolazione martoriata dalla guerra. Tra i progetti sociali, quello di “Ospedali Aperti” in Siria. Papa Francesco, attraverso i dicasteri della Santa Sede ha donato circa 32 milioni di euro (di cui 8 milioni finanziati dall’Obolo) per opere caritative, che insieme ai 13 milioni di euro per 236 progetti finanziati, menzionati precedentemente, ammontano ad un totale di 45 milioni.