Solidarietà: Sacro Convento Assisi, fino al 30 giugno si può donare alla maratona “Con il Cuore, nel nome di Francesco”

(Foto Sacro Convento di Assisi)

Sta per concludersi la ventiduesima edizione di “Con il Cuore, nel nome di Francesco”, la maratona di solidarietà dei frati del Sacro Convento di San Francesco in Assisi che quest’anno, fino al 30 giugno, sostiene 22 progetti in 11 Paesi. Tra questi, come ha invitato a fare più volte Papa Francesco in questi mesi, c’è l’aiuto alla Terra Santa, che continua a pagare il prezzo dell’ennesima guerra che ne sta martoriando il territorio.
Anche la popolazione di Betlemme – seppur lontana dai bombardamenti – è vittima dei meccanismi di una guerra che ha portato ad una grave crisi del turismo, soprattutto di natura religiosa. Questo rappresenta una risorsa molto importante per i cristiani, che stanno quindi subendo le conseguenze dirette e indirette della guerra, tra cui la perdita del lavoro. L’80% degli artigiani, infatti, lavora grazie al turismo. Nelle scorse settimane, proprio da Betlemme, sono arrivate al Sacro Convento diverse testimonianze delle persone che riceveranno un sostegno concreto con le donazioni raccolte grazie a Con il Cuore. In questo momento il tasso di disoccupazione tra i giovani cristiani è al 72% e i tempi di percorrenza delle strade che portano a Betlemme sono più che raddoppiati per i numerosi check point e le chiusure alla maggior parte della popolazione. In questo contesto la Chiesa sta facendo il possibile per sostenere quanti hanno perso il lavoro a causa della guerra.
I progetti per la Terra Santa promossi dai frati del Sacro Convento di Assisi sono portati avanti sul campo dal Patriarcato latino di Gerusalemme, guidato dal card. Pierbattista Pizzaballa. Nella Striscia di Gaza saranno forniti aiuti umanitari come acqua potabile, cibo, farmaci, latte in polvere e prodotti per l’infanzia.
“A Gaza non c’è più vita. Neanche nelle scuole, negli ospedali, nelle università. Questa situazione – racconta suor Nabila Saleh nell’intervista che verrà pubblicata nel numero di luglio della Rivista San Francesco Patrono d’Italia – sta avendo un impatto devastante sui bambini, che vivono il terrore dei bombardamenti e la perdita dei loro cari. Ormai la loro infanzia è stata segnata da traumi che si porteranno dietro per molto tempo”.
A Betlemme saranno aiutati i nuovi poveri, cioè coloro che hanno perso il lavoro a causa della guerra in corso tramite buoni pasto, farmaci salvavita, visite mediche gratuite e il reinserimento lavorativo. “Il livello di disoccupazione tra i cristiani è il peggiore di tutti i tempi – ha dichiarato Mons. William Shomali, vescovo ausiliare del Patriarcato latino di Gerusalemme -. Dopo la pandemia è arrivato il secondo duro colpo, quello della guerra in corso. Circa 3500 famiglie soffrono per la paralisi del settore turistico. Sono persone che lavoravano negli alberghi – ce ne sono 84 chiusi solo a Betlemme – guide turistiche e artigiani. Per dare loro sostegno, il Patriarcato latino gestisce sette programmi di aiuto. Cari fratelli e sorelle, vorrei ringraziare tutti voi, tutti quelli che ci hanno sostenuto nei mesi passati e che intendono continuare a dare un sostegno alle nostre famiglie perché possano continuare a vivere su questa terra con dignità. Vi invito a rimanere uniti con noi nella preghiera per la pace e la riconciliazione dei due popoli».
Anche la comunità dei frati del Sacro Convento ringrazia tutti coloro che hanno contribuito fino a questo momento alla campagna e lancia un ultimo appello per dare sostegno a quanti si trovano in difficoltà in Italia e nel mondo. Sarà possibile sostenere la gara benefica di Con il Cuore fino a domenica 30 giugno con un sms o una chiamata da telefono fisso al 45515, tramite il sito www.conilcuore.info o tramite bonifico bancario al conto corrente intestato a “Francesco d’Assisi un uomo, un fratello”.

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