Salute: Fais, presentato oggi a Roma il gioco IncOlimpiadi. Locatelli (min. Disabilità), “un’idea capace di eliminare barriere culturali, pregiudizi e preconcetti”

(Foto Fais)

Di approccio partecipativo ha parlato oggi pomeriggio Vincenzo Falabella, presidente della Fish, la Federazione italiana per il superamento dell’handicap, in occasione della presentazione a Roma, a cura della Fais-Federazione associazioni incontinenti e stomizzati Odv, di IncOlimpiadi, il primo serious game dedicato all’incontinenza: “Per la Fish l’engagement significa innanzitutto impegno civile e culturale su ogni tema legato alla disabilità, un impegno da sostanziare attivando o rinnovando nuove energie nel mondo che alla Fish fa riferimento, ma anche al di fuori di esso. Per farlo abbiamo bisogno di partecipazione, nel senso di far sentire costantemente la presenza viva delle proprie iniziative, anche e soprattutto a livello locale, e di comunicazione ovvero dell’importanza di comunicare quello che si fa in modo ampio e trasparente, con l’utilizzo dei canali e dei termini giusti”.
È sul legame tra sport e disabilità la riflessione di Sandrino Porru, presidente federale di Fispes, la Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali, ha affermato: “Sono felice di salutare le IncOlimpiadi, una nuova sfida nelle frontiere delle abilità dell’essere umano. Una delle frasi iconiche della Fispes è ‘If you have a body, you are our athlete’. Questo vuole comunicare che tutti possiamo fare sport e che l’avere un corpo esprime la bellezza della propria unicità, nell’aspetto e nelle gesta. Son sicuro che anche questi giochi saranno uno straordinario evento sportivo che ci sorprenderà per le molteplici e singolari abilità degli atleti, insegnandoci che la bellezza di ciascuno sta nella propria irripetibile unicità, tesoro inestimabile e imprescindibile per la crescita personale e sociale”.
Un progetto che ha trovato il plauso della ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli: “Quella di IncOlimpiadi credo sia un’idea straordinaria, capace di eliminare le barriere culturali, i pregiudizi e i preconcetti che ruotano intorno all’incontinenza. Un’idea che mette a confronto diverse realtà e che crea interesse al tema. La vita di ogni persona è dignitosa se passa attraverso il benessere della salute ma se tiene conto anche della dimensione sociale, ricreativa, relazionale, affettiva e perché no sportiva”.

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