La retta di Rsa per un malato di Alzheimer è interamente a carico della Regione o la persona assistita deve pagare una parte? Uneba sul tema chiede chiarezza e un rapido intervento del legislatore. In modo che le strutture sociosanitarie possano continuare a svolgere al meglio il proprio compito: offrire a donne e uomini malati di Alzheimer assistenza di qualità. L’appello di Uneba, che raccoglie centinaia di strutture per anziani fragili in tutta Italia, in gran parte non profit, è rivolto ai ministri della Salute Orazio Schillaci, per le Disabilità Alessandra Locatelli, dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, della Giustizia Carlo Nordio; al presidente della Conferenza Stato Regioni Fedriga; a presidenti e assessori alla Salute o alle Politiche sociali delle Regioni.
“Vi chiediamo – scrive il presidente nazionale di Uneba, Franco Massi – di provvedere a fare chiarezza sulla titolarità degli oneri relativi ai costi di degenza per l’assistenza ai malati di Alzheimer. La questione, in mancanza di vostri autorevoli ed urgenti interventi, è destinata a creare sempre maggiori problemi, soprattutto agli Ospiti assistiti ed alle loro famiglie”.
Come ricorda Uneba, infatti, “attualmente la situazione è ingarbugliata e incerta”. Ogni Regione ha le sue regole, diverse da quelle delle altre Regioni, sui requisiti delle strutture per anziani fragili, quanto personale ci deve lavorare, quanto paga la Regione per ciascun anziano accolto, quanto deve pagare ciascun ospite o chi lo rappresenta. Con un evidente aumento della complessità per chi opera nel settore.
Le Rsa seguono la normativa regionale e non hanno nessun margine di decisione. Hanno, invece, la responsabilità dell’assistenza, come pure del proprio equilibrio economico. Non sono certo le strutture a scrivere leggi o sentenze per stabilire chi copre la spesa per l’accoglienza dei malati di Alzheimer.
“Per le Rsa non c’è alcune differenza se a pagare la retta sono le Regioni oppure gli ospiti”, nota Massi. L’unica necessità è “la chiarezza”.
L’altro aspetto dell’incertezza sono le molte sentenze sul tema della retta Alzheimer dei giudici negli anni. Uneba non commenta le recenti sentenze, di vasta eco in giornali e tv, che hanno sancito, analizzando specifiche situazioni singole, la gratuità per un malato di Alzheimer dell’assistenza ricevuta in Rsa.
Uneba rifiuta però con decisione che “i suoi enti vengano additati a responsabili o colpevoli dell’incertezza normativa o della mancanza di aiuti alle famiglie. Gli enti Uneba sono nati per dare assistenza alle persone fragili e questa resta la loro stella polare”, sottolinea una nota.