Il Paraguay ospita, nella capitale Asunción, da oggi al 28 giugno, la 54ª assemblea permanente dell’Organizzazione degli Stati Americani (Osa). Ha come tema “Integrazione e sicurezza per lo sviluppo sostenibile della regione”. Alla vigilia del vertice, la Conferenza episcopale del Paraguay, attraverso il proprio Consiglio permanente, ha diffuso una nota, pervenuta al Sir, in cui viene dato il benvenuto alle delegazioni dei Paesi americani, ma vengono anche puntualizzate alcune questioni.
“Apprezziamo organizzazioni come l’Osa, che lavorano per la pace nella regione, la comprensione tra i popoli, le istituzioni democratiche e il rispetto dei diritti umani nel nostro continente – si legge -. Riteniamo che le giuste condizioni per lo sviluppo dei popoli si trovino solo nel profondo rispetto della libertà e della dignità umana, in armonia con la cura della Casa comune. In questo contesto, notiamo che il quadro costituzionale del nostro Paese protegge la vita e la famiglia come valori fondamentali su cui è costruita la nostra società nazionale. Il diritto alla vita è inerente alla persona umana e la famiglia è il fondamento della società”.
Perciò, “riteniamo che alcune risoluzioni proposte per l’approvazione da parte di alcuni Paesi sulla vita e sulla famiglia non siano in accordo con la nostra magna charta e possano intaccare la nostra sovranità, per cui esortiamo le autorità che ci rappresentano all’Osa a fare le obiezioni che abbiamo il diritto di fare come Paese membro. La Chiesa crede fermamente nel valore della vita, dal concepimento alla morte naturale, e nella famiglia, costituita dal matrimonio tra uomo e donna; pertanto chiediamo il rispetto di queste convinzioni del nostro popolo, garantite e protette dalla Costituzione nazionale”.
Concludono i vescovi: “Salutiamo tutte le delegazioni presenti a questo evento dell’Osa. Incoraggiamo che le deliberazioni nel nostro Paese contribuiscano al bene delle nostre nazioni, alla protezione e alla promozione dei settori sociali più vulnerabili e bisognosi, alla cura e alla difesa dell’ambiente e alla lotta efficace contro il crimine organizzato transnazionale, che indebolisce la nostra democrazia e minaccia la stabilità della Repubblica”.