Diocesi: Trento, solenne pontificale per il patrono S. Vigilio con cinque vescovi trentini

Una ricorrenza del patrono San Vigilio particolarmente solenne, questa mattina a Trento, con la partecipata processione dalla basilica di Santa Maria maggiore e la messa in cattedrale concelebrata da ben cinque vescovi di origine trentina.
L’arcivescovo Lauro Tisi ha voluto che a presiedere la liturgia eucaristica fosse l’arcivescovo emerito Luigi Bressan in occasione del suo 60° di ordinazione presbiterale e 35° di episcopato. Sul presbiterio, accanto a una cinquantina di preti (e tra loro don Alberto Bolognani, fresco di ordinazione sabato scorso), due vescovi missionari: l’ausiliare emerito di Lima (Perù) Adriano Tomasi, nativo di Meano, pure lui al 60° di ordinazione presbiterale, e il moriano Mariano Manzana, vescovo emerito di Mossorò (Brasile), nel 20° di episcopato. Presente in cattedrale anche l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Ivan Maffeis. Mons. Tisi ha poi ricordato altri tre vescovi trentini che festeggiano importanti anniversari pur non potendo essere presenti in duomo: Giancarlo Bregantini, arcivescovo emerito di Campobasso-Bojano che quest’anno raggiunge i 30 anni di episcopato; Giuseppe Filippi, vescovo comboniano da 15 anni, emerito della diocesi di Kotido (Uganda), Guido Zendron, vescovo di Paulo Afonso (Brasile), da poco settantenne.
“Oggi – ha detto tra l’altro mons. Bressan nella sua omelia – nel nostro mondo occidentale troppi pensano che non sia necessario ricorrere a Cristo. Ma Cristo resta il Salvatore e non ce ne sono altri, ci insegna san Vigilio”.
All’offertorio il consueto dono da parte del sindaco Franco Ianeselli dell’olio per la lampada che arde davanti all’urna con le reliquie di San Vigilio. Al termine della liturgia, l’arcivescovo Tisi, come accade dall’inizio del suo episcopato in occasione del patrono, ha fatto dono della sua nuova Lettera alla comunità, quest’anno dal titolo “La scommessa”.

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