Autonomia differenziata: Libera Calabria, al fianco dei sindaci calabresi per l’appello “Unasolaitalia”

Libera Calabria si unisce all’appello “Unasolaitalia” per chiedere alla Regione di “impugnare davanti alla Corte Costituzionale il disegno di legge d’iniziativa governativa sull’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario”. Si tratta – spiega l’associazione regionale – di “un atto di responsabilità che vede uniti tanti sindaci calabresi preoccupati degli effetti devastanti che l’entrata in vigore di tale legge possa determinare sull’erogazione dei servizi da parte degli enti più vicini ai bisogni e alle istanze delle cittadine e cittadini, ossia i comuni”. “Un progetto insostenibile”, lo hanno definito i vescovi della regione che “se realizzato, darà forma istituzionale agli egoismi territoriali della parte più ricca del Paese, amplificando e cristallizzando i divari territoriali già esistenti, con gravissimo danno per le persone più vulnerabili e indifese”. L’associazione ricorda che anche il suo presidente nazionale e fondatore, don Luigi Ciotti, in un recente incontro tenutosi a Lamezia Terme ha sottolineato che “non si può affrontare lo scandalo delle disuguaglianze e della povertà del nostro Paese, con un milione di persone in povertà assoluta e dieci milioni in povertà relativa, promuovendo strategie differenziate. L’autonomia non può essere differenziata perché la libertà è un bene comune. La nostra Costituzione è nata per unire, non per dividere”. Al contrario – per Libera Calabria – sono “necessarie politiche sociali che creino le condizioni per garantire il diritto di avere una casa, alla salute e offrire una visione di futuro per i nostri giovani costretti a lasciare la Calabria per mancanza di opportunità, mentre oltre un terzo di quelli che rimangono non studia e non lavora”. Da qui l’auspicio che tanti altri sindaci della regione “possano sottoscrivere tale appello” Libera si dice certa che il governatore Roberto Occhiuto e il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso “non resteranno indifferenti rispetto ad una presa di posizione di un’intera regione contro un provvedimento che rischia, tradendo lo spirito costituzionale di solidarietà e sussidiarietà, un ulteriore peggioramento in uno scenario, già, fortemente compromesso come quello calabrese”.

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