Tossicodipendenze: Relazione al Parlamento, uno studio pilota su “Famiglia e prevenzione”

I risultati preliminari dello studio pilota “Famiglie e prevenzione” su “percezioni e competenze dei genitori riguardo al consumo di sostanze psicoattive e alcol da parte dei minori” si basano sui dati raccolti a marzo-aprile 2024 attraverso una survey anonima alla quale hanno partecipato 4.901 genitori di studenti con età tra i 9 e i 14 anni, frequentanti 20 scuole primarie e secondarie di primo grado della Città metropolitana di Roma Capitale. Anche di questo se n’è parlato, oggi a Roma, in occasione della presentazione della Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia del 2024.
I genitori intervistati si ritengono “per oltre il 50% capaci di riconoscere i sintomi derivanti dal consumo delle sostanze legali (alcol e derivati del tabacco) e dei cannabinoidi”, mentre “meno della metà si dice in grado di riconoscere i sintomi legati all’uso di altre sostanze psicoattive illegali”. Riguardo al consumo, “si rileva maggior tolleranza verso sostanze legali e cannabinoidi: due genitori su cinque si dichiarano permissivi rispetto a tabacco e sigarette elettroniche e circa la metà ritiene che il consumo di alcol e cannabinoidi vada contestualizzato prima di essere giudicato. Il consumo di altre sostanze illegali è invece reputato assolutamente intollerabile dal 90%”.
La maggior parte dei genitori ritiene facilmente accessibili per i propri figli tutte le sostanze considerate: “I luoghi all’aperto, come strade e parchi, sono maggiormente indicati come quelli dove reperire sostanze illegali e psicofarmaci, oltre a luoghi più frequentati dai figli come scuole e case di amici, in relazione alle sostanze legali”.
Qualora venisse a conoscenza che i propri figli fanno uso di sostanze, la maggior parte dei genitori ricorrerebbe prevalentemente ad attività di informazione e coinvolgimento familiare.

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