Julian Assange libero: Amnesty, “ha avuto salva la vita ma il rimane il messaggio minaccioso contro chi vorrà seguire il suo esempio”

Julian Assange è libero e ha lasciato ieri il Regno Unito e la prigione vicino Londra dove era stato incarcerato per cinque anni. Tornerà nel suo Paese, in Australia. “Il team legale di Assange ha agito nel migliore interesse del proprio cliente, con l’obiettivo di salvargli la vita, data la gravità delle sue condizioni di salute mentale e fisica – commenta Riccardo Noury, portavoce di Amnesty international Italia -. Era improbabile che avrebbe potuto resistere a ulteriori vicissitudini lungo i vari gradi della giustizia britannica. Pertanto, questa decisione è stata la migliore. Tuttavia, resta il fatto che questa persecuzione giudiziaria da parte degli Stati Uniti, senza precedenti e con la complicità di altri Stati, non avrebbe mai dovuto iniziare. Rimane il messaggio minaccioso nei confronti di chi vorrà seguire l’esempio di Assange, rivelando informazioni su crimini di guerra di rilevanza e interesse pubblico. Il messaggio è chiaro: attenzione a ciò che fate”.

 

 

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