Fondazione Don Gnocchi: nel 2023 quasi 15mila pazienti ricoverati e altrettanti assistiti a domicilio, oltre 2.683 anziani in Rsa e Centri diurni. Progetti internazionali per 8.310 persone

Nel 2023 sono stati quasi 15 mila i pazienti ricoverati in degenza di riabilitazione nelle strutture della Fondazione Don Carlo Gnocchi e altrettanti assistiti a domicilio, oltre ai 2.683 anziani assistiti nelle Rsa e nei Centri diurni. E ancora, sono  815 i pazienti con gravi cerebrolesioni acquisite, 491 i disabili accompagnati ogni giorno e i 303 mila pazienti accolti negli ambulatori territoriali. Questi i principali numeri del Bilancio di missione della Fondazione, cui si aggiungono, sul versante internazionale, gli 8.310 fra assistiti e destinatari di attività di sensibilizzazione nell’ambito dei progetti di solidarietà in corso in Bosnia-Erzegovina, Ucraina, Ecuador, Bolivia, Myanmar e Cambogia.
Il report si sofferma anche sull’attenzione riservata alla comunità di dipendenti e collaboratori (“Prendersi cura di chi si prende cura”) e sull’impegno dedicato all’equilibrio cruciale tra salute sul lavoro e sostenibilità ambientale.
“Redigere il Bilancio di missione – sottolinea don Vincenzo Barbante, presidente della Fondazione Don Gnocchi – comporta inevitabilmente il riesame non solo di ciò che è stato fatto nel corso dell’anno, ma anche e soprattutto del come esso sia stato fatto, per rispondere all’unica domanda che conta veramente: abbiamo realizzato il compito, ovvero la missione che ci è stata affidata da don Carlo? Possono i numeri aiutarci in questo? Certamente i dati relativi all’attività svolta possono dare una misura dell’impegno profuso, ma poco possono dirci in merito alla modalità di esecuzione del nostro lavoro, dell’empatia e della compassione che abbiamo messo nella relazione con i nostri ospiti e pazienti, della capacità di prenderci davvero carico di ogni singola e unica persona che si è affidata a noi. Questi aspetti sono forse riscontrabili, più che nei numeri, nelle testimonianze proprio dei nostri pazienti e dei loro familiari, alcune delle quali abbiamo voluto riproporre nelle pagine di questo bilancio”.

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