America Latina: allarme di Amnesty International all’assemblea dell’Osa, “urgente che i Governi assicurano libertà d’espressione e diritto alla protesta”

La chiusura dello spazio civico nelle Americhe ha raggiunto un punto critico che richiede un’azione urgente da parte degli Stati che compongono l’Organizzazione degli Stati americani (Osa). Lo ha dichiarato ieri Amnesty International in una lettera aperta ai capi di Stato che parteciperanno alla 54ª sessione ordinaria dell’Assemblea generale del forum multilaterale il 26, 27 e 28 giugno 2024 ad Asunción, in Paraguay. “I capi di Stato riuniti in questa Assemblea devono adottare immediatamente misure concrete e urgenti per assicurare che la libertà di espressione, il diritto di protesta e la partecipazione agli affari pubblici, tra gli altri, diventino diritti pienamente garantiti e non solo vuote promesse”, ha dichiarato Ana Piquer, direttrice di Amnesty International per le Americhe. Secondo Amnesty International, “la riduzione dello spazio civico nelle Americhe ha colpito in particolare i difensori dei diritti umani, compresi i collettivi e le organizzazioni di base, i giornalisti e coloro che sono percepiti come oppositori politici. Le Americhe continuano a essere un luogo pericoloso per i difensori dei diritti umani e i giornalisti, che spesso identificano le autorità come la fonte del rischio o che agiscono in collusione con terzi. Inoltre, in diversi Paesi del continente, gli Stati usano una forza eccessiva e non necessaria, compresi mezzi letali, per reprimere i manifestanti.  Allo stesso tempo, le crisi politiche, umanitarie ed economiche in diversi Paesi della regione spingono i cittadini a fuggire in cerca di protezione internazionale al di fuori dei loro Paesi d’origine”.

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