“La crisi a Gaza ha raggiunto un nuovo punto di rottura. La consegna di aiuti umanitari significativi all’interno di Gaza è diventata quasi impossibile e il tessuto stesso della società civile si sta logorando. I civili che muoiono di fame stanno ricorrendo a misure disperate per accedere agli aiuti limitati che ricevono”. Lo hanno dichiarato l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell e il commissario per la gestione delle crisi Janez Lenarčič in relazione alla situazione di Gaza. “A causa delle operazioni militari in corso e del crollo dell’ordine a Gaza, i nostri partner sono costretti a operare in un ambiente inaccettabile e pericoloso. L’annuncio di ‘pause tattiche’ temporanee per la fornitura di aiuti umanitari non ha migliorato il contesto di sicurezza per gli operatori umanitari sul campo”. Aggiungono: “Le ultime notizie provenienti dalle organizzazioni umanitarie che cercano di fornire aiuti essenziali sono molto preoccupanti. Le operazioni potrebbero essere interrotte se non viene intrapresa alcuna azione. Ancora una volta, invitiamo tutte le parti coinvolte nel conflitto a rispettare le loro responsabilità legali internazionali: proteggere i civili, garantire il loro accesso ai servizi di base, fornire un ambiente sicuro per le operazioni umanitarie e garantire un accesso umanitario senza ostacoli. Chiediamo inoltre il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi”. Gli aiuti umanitari si stanno accumulando ai confini dell’Egitto e della Giordania, compresi ingenti aiuti finanziati dall’Ue. “Alcuni di questi aiuti, come il cibo, sono deperibili e rischiano di essere sprecati. Si tratta di un duro colpo per i nostri sforzi umanitari e per quelli dell’intera comunità internazionale”.