Un accordo interistituzionale per avviare una collaborazione sulle materie di propria competenza, in particolare sul ruolo delle professioni sanitarie nei moderni sistemi socio-economici, e per favorire la cultura della prevenzione e dei corretti stili di vita, nonché la promozione di una migliore qualità della vita attraverso la pratica dell’attività fisica e sportiva, anche mediante la costituzione di un gruppo di lavoro finalizzato all’analisi e alla definizione di linee d’indirizzo nazionali per promuovere lo “sport come cura”. Lo hanno sottoscritto oggi a Roma il ministero della Salute e il Cnel.
“L’accordo con il ministero della Salute – ha dichiarato il presidente Cnel, Renato Brunetta – riguarda temi di grande rilevanza per il benessere collettivo” come “gli stili di vita, la funzione socio-educativa dell’attività fisica e dello sport, il ruolo delle professioni sanitarie”. “L’attività fisica – ha sottolineato il ministro della Salute, Orazio Schillaci – è un determinante di salute, fa parte degli stili di vita corretti ed è quindi un fattore di prevenzione fondamentale per contrastare l’insorgenza di malattie cardiovascolari, neurodegenerative e anche oncologiche”. Tra le altre tematiche oggetto dell’accordo “la formazione dei professionisti, anche alla luce dell’evoluzione del servizio sanitario, e alla sanità digitale con particolare attenzione allo sviluppo dei servizi di telemedicina su cui stiamo investendo molto e che saranno essenziali per la gestione delle cronicità. L’innovazione è un fattore rilevante di modernizzazione della sanità, contribuisce a ridurre le disuguaglianze e una maggiore sostenibilità del sistema sanitario”.