Papa Francesco: al Circolo di San Pietro, “a Roma non può mancare il cantiere della carità”

“State attenti a non ‘musealizzare’ la vostra storia, a non ‘sterilizzare’ le radici! La memoria è organo del futuro, a patto che le radici rimangano vive e vegete. Per questo vi incoraggio a trasmettere il vostro patrimonio di valori e di esperienze ai giovani”. Lo ha detto Papa Francesco, questa mattina, ricevendo in udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, i soci del Circolo San Pietro, dopo aver espresso “gratitudine per il servizio che fate ai poveri di Roma”. “Grazie anche per questo lavoro, che è importante per la memoria delle radici. Le radici sono fondamentali: senza radici non c’è vita, non c’è futuro. La floridezza delle foglie è legata alla buona salute delle radici. Perciò, lodo questo lavoro e vi ringrazio”.
Guardando al Giubileo del prossimo anno, il Papa ha ricordato che “Roma è piena di cantieri; bene, ci vogliono anche questi”. “Ma il ‘cantiere’ che non può mancare è quello della carità! I pellegrini e i turisti che vengono a Roma dovrebbero ‘respirare’ l’aria della carità cristiana, che non è solo assistenza, è cura della dignità, è vicinanza, è condivisione vissuta, senza pubblicità, senza riflettori. Con la vostra presenza, con la vostra vicinanza, compassione e tenerezza, anche voi preparate la città per il Giubileo, prendendovi cura non delle strade o delle infrastrutture, ma dei cuori e della carne dei poveri, che, come disse San Lorenzo, sono il tesoro della Chiesa”.

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