Giornata contro la droga: Squillaci (Fict), “la prevenzione dovrebbe essere declinata come percorso educativo strutturato”

(Foto: Fict)

Il 26 giugno celebriamo la Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, istituita dall’Onu. Il tema di quest’anno è “L’evidenza parla chiaro: investire in prevenzione”. “Un tema fondamentale per la Fict che opera con i suoi 600 servizi sui territori con un lavoro costante e quotidiano e che ha raggiunto, nelle scuole, nei centri di ascolto, nelle aree di aggregazione giovanile, solo nel 2023, quasi 55mila persone, di cui oltre 45mila minori”, afferma Luciano Squillaci, presidente della Federazione italiana comunità terapeutiche (Fict).
“Viviamo un’epoca storica complessa che ci porta ad incontrare ogni giorno problematicità e vulnerabilità che non sono paragonabili al passato. La globalizzazione e la connettività costante hanno di fatto amplificato le fragilità, nel puerile tentativo di negarle, togliendogli ogni significato umano e rendendole debolezze da nascondere. Sono anni – denuncia Squillaci – che parliamo di povertà educativa, di comunità educante, di prevenzione, di giovani, ma ancora non siamo riusciti a realizzare il vero salto culturale necessario per approcciarci come sistema alla complessità moderna. Prevenzione non è solo uno strumento, una parola, una corretta informazione su ciò che fa bene o fa male, ma dovrebbe essere declinata come percorso educativo strutturato, per promuovere la cultura del benessere e della salute. La droga non rende solo dipendenti, ma uccide il corpo, la mente, l’anima, l’identità”.
Il presidente della Fict osserva: “A livello mediatico sembra quasi che il problema non esista più: non si parla di droga, non si parla più di problemi correlati alle dipendenze, sembra quasi che non si muoia neanche più di overdose. Invece, nel 2022, sono stati 298 i decessi per overdose da sostanze stupefacenti. E il trend di consumo è in continuo aumento, soprattutto tra i giovani. Secondo il rapporto Espad 2023, in Italia, il 28% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni usa o ha usato sostanze stupefacenti: nel 2021 era poco più del 18%. Il primo uso avviene solitamente tra i 13 ed i 17 anni (nel 2020 era tra il 14 ed i 18). Aumenta la percentuale di coloro che l’hanno utilizzata per la prima volta a 14 anni o meno, dato che passa dal 27% (2018) al 33% (2022). Si rileva un ritorno dell’eroina: 320 mila ragazzi hanno fumato, sniffato o si sono iniettati il derivato dell’oppio”.
“Non meno allarmanti – continua il presidente della Fict – i dati del consumo di sostanze legali: 780mila (il 33% della popolazione studentesca) gli studenti tra i 15 e i 19 anni che si sono ubriacati nell’ultimo anno. 730mila (pari al 30% della popolazione studentesca) gli studenti che hanno fatto binge drinking (abbuffata alcolica). 460mila (pari al 19%) gli studenti che hanno fatto uso nella vita di psicofarmaci. Questi sono solo alcuni dati per far comprendere la drammaticità di un fenomeno che non tende a diminuire, anzi”.

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