Francia: morto Bernard Preynat, autore di uno dei più grandi scandali di abusi sui minori nella Chiesa

Bernard Preynat, 79 anni, ex sacerdote e capo scout, condannato nel marzo 2020 a cinque anni di carcere per “violenza sessuale su minori”, è stato trovato morto nella sua casa domenica 23 giugno. Era stato rilasciato con un braccialetto elettronico poche settimane fa. È “l’epilogo – scrive oggi il quotidiano cattolico La Croix – di una vicenda che ha scosso la Chiesa di Francia”. “L’affaire Preynat” è stato infatti “uno dei più grandi scandali di abusi sui minori nella Chiesa”. “Ha sconvolto la diocesi di Lione e l’intera Chiesa di Francia”, ricorda ancora il quotidiano francese, “per la quale ha segnato una svolta nella lotta contro la violenza sessuale”. L’ex sacerdote e cappellano di Sainte-Foy-lès-Lyon, condannato nel 2020 a cinque anni di carcere per molteplici violenze sessuali commesse tra il 1971 e il 1991 su giovani scout, è morto domenica 23 giugno a Saint-Étienne. La procura ha fatto sapere che il corpo senza vita dell’ex sacerdote è stato ritrovato nel suo bagno. Sulle cause della morte è stata aperta un’indagine “anche se non c’è nulla di sospetto sul suo corpo che sarà esaminato dal medico legale entro pochi giorni”. L’uomo fu condannato nel 2020 per innumerevoli violenze sessuali commesse tra il 1971 e il 1991 su scout dai 7 ai 15 anni mentre era cappellano di Sainte-Foy-lès-Lyon (Rodano). Nel 2019 al termine di un processo canonico, l’ex sacerdote è stato dimesso. Una decisione che agli occhi delle vittime apparve come molto tardiva. La vicenda ha coinvolto il card. Philippe Barbarin che fu condannato nel 2019 per il suo silenzio, al termine di un processo che ebbe anche dal punto di vista mediatico una straordinaria risonanza. L’arcivescovo di Lione è stato assolto in appello. Tuttavia ha preferito dimettersi dalla diocesi ed è oggi cappellano in Bretagna.

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