“In questo tempo caratterizzato dal parlare continuo, in cui tutti sanno tutto e rimangono sulla superficie dei temi che affrontano, in una vita frenetica e disordinata e senza punti di riferimento stabili, abbiamo bisogno di un po’ più di silenzio, e Giovanni Battista ci invita a trovare uno spazio nella nostra giornata in cui possiamo far risuonare nelle orecchie e nel cuore la parola di Dio, capace di dare luce alla nostra luce e alla nostra mente”.
Lo ha detto questa mattina mons. Giovanni Checchinato, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, presiedendo la festa di San Giovanni Battista all’abbazia florense nella città di San Giovanni in Fiore (Cs). “Egli, fedele a Dio in una maniera radicale – ha detto il presule bruzio – va nel deserto per poter dare al Signore la possibilità di parlargli, perché la potenza della parola di Dio possa diventare un’unica cosa con lui”. Giovanni, “rispetto alle precomprensioni che abbiamo rispetto alla nostra fede, ci invita a guardare a Gesù”. Per mons. Checchinato, “il testo del discernimento che Giovanni ci consegna è il Vangelo di Gesù Cristo, per individuare il vero e il bene e diventare giorno dopo giorno autori di discernimento per la nostra vita e la nostra storia”. Al termine della celebrazione è stata benedetta la nuova croce dei due laghi, che il prossimo 25 agosto sarà posta sul monte Nero, tra i laghi Arvo e Ampollino, giorno in cui si conclude il X pellegrinaggio di preghiera sui luoghi di Gioacchino da Fiore.