Mons. Giampiero Gloder, nominato da Papa Francesco nunzio apostolico in Romania, ha presentato giovedì, 20 giugno, le lettere credenziali al presidente romeno Klaus Iohannis. Durante l’incontro diplomatico sono state ricordate la visita apostolica in Romania di Papa Francesco nel 2019, e quella di Giovanni Paolo II nel 1999. “Il livello molto buono delle relazioni bilaterali rappresenta una base solida per continuare con risultati positivi i progetti comuni, in particolare nell’ambito sociale, culturale, ma anche in quello educativo e sanitario”, informa un comunicato stampa dell’amministrazione presidenziale romena.
Nativo di Asiago (Vi), mons. Gloder (66 anni), arcivescovo titolare di Telde, è stato nominato da Papa Francesco nunzio apostolico in Romania e Repubblica Moldova il 23 febbraio, ed è arrivato a Bucarest il 29 aprile. È entrato in servizio della Santa Sede nel 1992 e ha lavorato alla nunziatura in Guatemala e nella Segreteria di Stato. In precedenza è stato nunzio in Cuba (2019-2024), presidente della Pontificia accademia ecclesiastica (2013-2019) e vicecamerlengo di Santa Romana Chiesa (2014-2019). È il primo nunzio italiano in Romania dopo 77 anni; l’ultimo è stato mons. Andrea Cassulo, nunzio in Romania tra 1936-1947. Domenica, 23 giugno, mons. Gloder presiederà la messa nella cattedrale romano-cattolica San Giuseppe di Bucarest. In Romania, secondo una vecchia tradizione, il nunzio apostolico è anche il decano del Corpo diplomatico.