Vacanze: mons. Moscone (Manfredonia), “urgente per ogni uomo, soprattutto se cristiano, non solo pregare ma fare anche scelte e gesti di pace, ogni giorno”

“Carissimi turisti amici del Gargano, avete scelto la nostra terra per un periodo di meritato riposo e per gustare e ammirare il patrimonio naturalistico della ‘Montagna del Sole’, ricco di spiagge e di boschi, e, ne sono certo, anche per conoscere la ricchezza di fede e di arte che il millenario dialogo con Dio delle genti garganiche ha inciso su monumenti storici: sono i segni visibili che scandiscono nelle pietre, ma soprattutto nei cuori, la testimonianza della presenza del sacro, che da secoli identifica il Monte Gargano”. Lo sottolinea mons. Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, nel suo messaggio ai turisti.
Due di questi monumenti, ricorda il presule, “hanno varcato i confini regionali e sono conosciuti in tutto il mondo: il millenario santuario di san Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo, ove è racchiusa tutta la nostra storia di ieri e di oggi, e quello recente di San Pio da Pietrelcina a San Giovanni Rotondo, che con le grandi opere di carità annesse, aiuta ogni visitatore a scoprire l’ardente carità che ha infiammato il cuore del santo frate cappuccino per oltre cinquant’anni cittadino garganico”.
Questi due santuari da sempre sono luoghi di “speciale Misericordia”: a San Michele del Gargano, dove “si spalanca la roccia e vengono perdonati i peccati”, da quindici secoli sono accorsi innumerevoli pellegrini di ogni ceto sociale; mentre a San Giovanni Rotondo p. Pio da Pietrelcina “ha per tutta la vita esercitato il ministero sacerdotale e donato pace e sollievo a cuori di migliaia e migliaia di uomini e donne pellegrini di consolazione”, scrive l’arcivescovo.
“La nostra epoca – osserva mons. Moscone – è segnata da guerre e ingiustizie che attanagliano i cuori di tutti: stiamo vivendo anche in Europa momenti terribili e rischi spaventosi. È urgente per ogni uomo, soprattutto se cristiano, non solo pregare per la pace, ma fare scelte e gesti di pace, ogni giorno, anche nei giorni di meritata vacanza. Vi auguro che durante il vostro soggiorno possiate ritrovare o rinsaldare l’autentica gioia nell’intimo del vostro cuore, scoprire la bellezza del Creato che Dio ha abbondantemente riversato in questo nostro promontorio e trovare la vera pace da donare ai vostri cari, agli amici e a quanti incontrerete nel vostro cammino”.
Un invito, poi, “a scoprire l’identità e la spiritualità sorgiva del Gargano, facendo visita ai nostri luoghi ‘speciali’ ove vivono le nostre comunità, unendovi a noi per lodare e incontrare il Signore e per attingere forza dalla vera sorgente di vita che è Cristo Risorto”.
Il messaggio si conclude con l’augurio di “momenti di pace, silenzio, sane letture, riflessione e preghiera, insieme all’immersione in un territorio naturale di unica e impareggiabile bellezza”, “di trascorrere serenamente un periodo di vacanza con familiari e amici, facendo di questo tempo di riposo l’occasione straordinaria per dare il meritato spazio all’unità della famiglia e all’armonia delle amicizie” e ai giovani “di prendersi cura anche della propria interiorità, evitando di cadere nella trappola della facile ‘trasgressione estiva’ e di vivere la vacanza come tempo d’amicizia, di buone compagnie e di affascinanti scoperte”.

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